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domenica, 8 Settembre 2024

Francoforte sotto assedio: Blockupy e scontri contro la Bce

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di Susanna Grego
Scontri, arresti e fumo sotto il cielo di Francoforte dove oggi, 18 marzo, viene inaugurata la nuova sede della Banca Centrale Europea. Un grattacielo composto da due torri di vetro alto 185 metri protetto da barriere di filo spinato, protetto come tutta la città, blindata da un vero e proprio esercito. Una Bce assediata. Il movimento di Blockupy, insieme a rappresentanze del partito greco Syriza, di quello spagnolo Podemos, della Cgil e dei centri sociali di tutta Europa aveva infatti annunciato azioni di disturbo e manifestazioni contro quello che definiscono “il regime della crisi europea”, e per “appoggiare la decisione del popolo greco di rifiutare la dottrina neoliberale che scandisce il solito ritornello nessuna alternativa all’austerità”.
In mattina si registrano i primi scontri, nella giornata dello “sciopero sociale”. Sono state incendiate alcune auto della polizia, otto agenti sarebbero rimasti feriti, mentre sono oltre 400 gli arrestati Secondo la polizia di Francoforte, sarebbe stato attaccato un commissariato e tre volanti sarebbero state date alle fiamme, poi i poliziotti avrebbero disperso i manifestanti con pompe d’acqua. Le forze dell’ordine definiscono la situazione al momento “sotto controllo”. Secondo l’agenzia tedesca Dpa un poliziotto sarebbe rimasto ferito da una sassaiola dei pressi dell’Opera House. I manifestanti stanno inoltre bloccando un ponte nel centro di Francoforte e i trasporti sull’arteria principale nella parte orientale della città.
I manifestanti provenienti da tutta Europa vogliono far sentire la propria voce perché cambino le politiche economiche europee, che definiscono “politiche di precarizzazione”. «Il tempo del governo tecnico della crisi, il tempo dell’austerity come “scelta obbligata”, è ormai concluso. Mai come ora è chiaro che le misure imposte dalla Troika sotto il segno di una necessità ineluttabile sono il prodotto della precisa scelta politica di trasformare l’Europa in uno spazio nel quale la precarietà del lavoro e della vita, la disoccupazione e l’occupabilità permanenti sono la condizione normale a cui sono destinati milioni di uomini e donne. Mai come ora l’Europa è l’orizzonte minimo della nostra azione politica. I risultati delle elezioni greche hanno fatto vacillare, sotto la spinta delle rivendicazioni sostenute dai movimenti negli ultimi anni, l’apparente inespugnabilità della Troika, hanno portato un nuovo vento d’incertezza e una tensione positiva all’interno della quale vogliamo far sentire la nostra voce» si legge sul sito ufficiale del movimento http://blockupy.org.
Il governatore della Bce Mario Draghi nel suo discorso inaugurale della nuova sede della Banca Centrale Europea, costato più di un miliardo di euro, ha fatto riferimento agli scontri: «Le accuse alla Bce sono ingiuste, dato che sta cercando di assorbire gli shock sofferti dall’economia. Ma come banca centrale dell’intera Eurozona, dobbiamo ascoltare molto attentamente ciò che tutti i cittadini ci dicono. La ri-nazionalizzare le nostre economie non è però la risposta».
Seguirà domani 19 marzo un’assemblea con lavoratori precari di tutta Europa per promuovere l’idea di uno sciopero transazionale.
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