Il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino è stato perquisito dalla Guardia di Finanza, nell’ambito di un’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Padalino, aperta per verificare l’esistenza di possibili episodi di turbativa d’asta nelle forniture pubbliche e di peculato.
La perquisizione non ha riguardato solamente il Museo. La Guardia di Finanza ha controllato anche sue aziende fornitrici e una fondazione che ha erogato fondi per il Museo. Sono stati sequestrati documenti contabili e informatici.
I finanzieri del Nucleo polizia tributaria di Torino si sono concentrati in particolare sulle gare d’appalto per il potenziamento degli impianti elettrici del Museo e la fornitura delle bandiere in occasione del 150mo anniversario dell’Unità d’Italia.