Menù basco in birreria e in pizzeria, serata con musica, ma anche politica. Tema: i prigionieri politici. Al centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita, come al pub Six Nations Murphy’s di corso Vittorio Emanuele, c’è attesa per l’arrivo in città dei tifosi baschi dell’Athletic Bilbao. C’è aria di gemellaggio con la tifoseria granata, o almeno di amicizia, quando le due squadre si sfideranno nel match di andata all’Olimpico il 19 febbraio per i sedicesimi di finale per l’Europa League.
Bilbao e Torino sono le due città nel cuore di Emiliano Gabrielli, presidente dell’unico club ufficiale dedicato ai biancorossi, il “Pena Leones Italianos”. Un po’ più di 150 soci: piemontesi, lombardi, siciliani, ma anche istriani. Sede a Torino, a casa di Emiliano. A Bilbao lui e i suoi sono conosciuti e rispettati dalla società e dai tifosi.
Feste, locali pronti ad accogliere il popolo basco in trasferta, Emiliano si aspettava una così calda accoglienza, oppure anche quando avete giocato quest’anno a Napoli eravate ospiti graditi?
Beh le due cose non si possono paragonare, a Napoli non c’era il tempo materiale per organizzarci, adesso abbiamo avuto due mesi di tempo. A Napoli sono bastati un paio di articoli e un’intervista a una radio locale per creare un clima distensivo. Molti napoletani ammirano l’Athletic per la sua unicità e appartenenza al territorio. L’accoglienza vera l’hanno avuta loro a Bilbao, ci sono le immagini su Youtube a testimoniarlo.
Il calore di Torino me lo aspettavo, ho molti amici granata e tutti erano concordi nel ritenere la sfida tra due grandi club storici e due tifoserie molto calde e passionali unica.
Ma cosa spinge un italiano, un torinese a mettere in piedi un gruppo supporter del Bilbao? Emiliano ci racconti come è andata.
La nascita della Peña avviene in maniera del tutto casuale, quello che invece vorrei sottolineare è l’appartenenza al Club. Essere tifoso dell’Athletic significa amare il calcio, amare uno sport che si gioca sin da piccoli nelle strade, significa appartenere a una vera e propria famiglia dove non sei unito solo per i colori di una maglia, ma anche dall’amore per una terra, si ha un modo di pensare differente. L’Athletic è un club unico, essere dell’Athletic a veramente essere diverso. Non dico migliore o peggiore. E purtroppo nessuno di noi soci della Peña ha riscontrato questo in un Club italiano.
Juve o Toro: gli appartenenti al suo gruppo in Italia cosa tifano?
Juve, Toro, Roma, persino Lazio, Atalanta, abbiamo soci da tutta Italia, che simpatizzano per varie squadre. Di sicuro ti posso dire che la maggior parte dei soci se la squadra italiana per cui simpatizza giocasse contro l’Athletic non avrebbe nessun dubbio su chi tifare: i Leoni di San Mames. Il sottoscritto nasce juventino, ma ormai sono 100% Athletic.
Il centro sociale Askatasuna, parola basca che in italiano vuol dire libertà, ha organizzato una serata in onore dei tifosi del Bilbao. Concerti e musica: si parlerà anche di prigionieri politici. Temi che vanno ben oltre ad un pallone. “Politica-calcio” è un binomio che appartiene al suo gruppo?
E infine può nascere tra le due tifoserie, visto che quella granata non è certo di destra, un gemellaggio unicamente per motivi politici?
La Peña Leones Italianos è apolitica, lo abbiamo messo nero su bianco nello Statuto, quindi l’appartenenza politica è una questione soggettiva di ogni singolo socio. Da qui ognuno è libero di gestire le iniziative che crede di seguire, fermo restando che possa esserci il veto ad utilizzare il nome della Peña. Per esempio ai mondiali antirazzisti esibiamo i nostri vessilli, mentre recentemente all’Askatasuna c’è stata una serata di boxe a cui abbiamo partecipato ognuno per conto proprio.
Athletic e politica sono un binomio forte, difficile da gestire soprattutto se sei Presidente e hai una idea politica ben precisa, ma dovendo rappresentare più persone spesso il “volere” della Peña prevale sul “volere” del singolo. Per quanto riguarda gemellaggi politici non saprei, io da parte di quelli del Toro non ho sentito nulla, mentre a me non dispiacerebbe. L’unica cosa che mi preme e che sia una bella festa per tutti.
Differenze o similitudini tra la tifoseria granata e quella del Bilbao
Sicuramente sono due grandi tifoserie molto passionali, che vivono la partita in maniera molto personale quasi in estasi. La Maratona Anni 80 era capace di vincere le partite con il suo appoggio il suo calore, negarlo sarebbe negare l’evidenza. Purtroppo i problemi della società hanno finito anche per far mancare a tutto il mondo ultras italiano ed europeo una grande tifoseria. La tifoseria dell’Athletic ancora oggi è in grado di far tremare le gambe al calciatore più esperto, il Napoli recentemente ne sa qualcosa, una squadra sicuramente più forte che è stata sopraffatta da 11 ragazzi che sono cresciuti assieme e 53.000 tifosi che non hanno smesso di incitare per 90′. C’è abbastanza carne al fuoco visto anche l’ottimo momento dei ragazzi di Ventura, che lo spettacolo sia anche sugli spalti.
Chiudo dicendo che se il risultato della partita di andata lasciasse il discorso qualificazione aperto, sarà il San Mames a dettare legge sul passaggio al turno successivo.