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giovedì, 24 Ottobre 2024

Festa di San Giovanni: il Comune non rinuncia ai fuochi d’artificio

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Non ha avuto esito positivo la proposta avanzata in Sala Rossa dai consiglieri Vittorio Bertola del M5s e Silvio Viale del Pd per silenziare i fuochi artificiali della festa di San Giovanni, patrono di Torino, con delle tecniche alternative che renderebbero lo spettacolo pirotecnico meno impattante dal punto di vista acustico ma non meno spettacolare.
Anche questo 24 giugno, cittadini e turisti potranno quindi assistere al classico ma rumoroso spettacolo sul Po. Legambiente però non ci sta e controbatte la scelta delle istituzioni che in un primo momento avevano fatto ben sperare nel cambiamento atteso da anni.
Solo un anno fa infatti, il Comune portava avanti la campagna informativa intitolata “Gli animali valgono più di un botto?” e Armando Monticone, rappresentante di Legambiente in seno alla Consulta animalista cittadina chiede: «A San Giovanni invece valgono di più i botti della vita degli animali? Ma quando impareranno le istituzioni e la politica che il buon esempio lo devono dare loro e non pretenderlo solo dai cittadini?».
Rossana Vallino, responsabile del settore Altri Animali di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta invece afferma: «I fuochi di San Giovanni si svolgono sul Po e quindi in un luogo molto delicato, proprio di fronte alla collina, dove vivono molti animali selvatici. I botti che accompagnano i fuochi artificiali terrorizzano gli animali selvatici che perdono l’orientamento e rischiano di non riuscire più a tornare nel loro territorio o, peggio, di essere uccisi in attraversamenti stradali o per quanto riguarda gli uccelli di andare ad impattare contro ostacoli che non vedono per lo spavento. E spaventano gli animali domestici che in alcuni casi fuggono dalle abitazioni in preda al terrore» conclude.
Per il momento la questione dei fuochi artificiali resta aperta e come ogni anno aumentano le proteste e le accuse per la realizzazione di uno spettacolo per molti già considerato troppo costoso.

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