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venerdì, 18 Ottobre 2024

Festa della Repubblica, Cirio: “Ripartiamo da questo 2 giugno”. Appendino: “Emergenza non fa venir meno i nostri valori”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Un 2 giugno diverso. Senza cerimonie pubbliche, ma solo con l’Alzabandiera nel Cortile d’Onore del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino alla presenza delle autorità locali. La 74esima Festa della Repubblica non può che essere incentrata sull’emergenza sanitaria del Coronavirus che in questi mesi ha scosso il nostro Paese. 

#iocicredoperché è l’hashtag che le Istituzioni piemontesi hanno voluto promuovere per celebrare il 2 Giugno. “Celebrare il 2 Giugno è importante sempre, ma quest’anno assume un significato speciale. Perché non ci sarebbe democrazia senza libertà, né libertà senza democrazia. La nostra Repubblica, però, ci insegna che c’è un valore ancora più grande, che è la vita. Ed è in nome della tutela della vita che ci siamo privati della nostra libertà. Oggi festeggiamo il senso dello Stato, che è quello di aiutarsi e stare insieme. E in Piemonte le donne e gli uomini dello Stato sono donne e uomini eccellenti” afferma il governatore del Piemonte Alberto Cirio
“Questi 100 giorni – ha continuato il presidente – ci hanno insegnato il valore del lavoro di ogni persona. In un momento in cui era facile restare soli, noi soli non lo siamo mai stati. E adesso continueremo a lavorare insieme, perché accanto all’emergenza sanitaria dobbiamo superare quella economica e sociale. Ripartiamo da oggi, da questo 2 Giugno. Oggi più che mai, noi ci crediamo. Viva l’Italia e viva la Repubblica”.

Anche la sindaca Chiara Appendino ha parlato di “un presente difficile che deve vedere le Istituzioni ancora più vive e pronte nel rappresentare i valori che uniscono la nostra comunità. Al fianco innanzitutto di chi, ormai da mesi, è in prima linea. Più volte in questi mesi ci ho tenuto a ribadire come l’emergenza che stiamo attraversando ci abbia tolto – temporaneamente – la possibilità di stare insieme. Di vedere i nostri cari. Di abbracciarci. Di vivere i nostri spazi. Ma mai, in nessun modo, ha potuto far venire meno i valori che ci uniscono e che rappresentano il nostro tricolore. Come oggi siamo qui a ricordare. I valori della solidarietà, dell’uguaglianza, della giustizia, dello spirito di comunità, della Resistenza. E, ancora di più, i valori della Repubblica, della democrazia. Nostro principale compito è quello di trasmettere quei valori che sono i pilastri del nostro Paese, con l’esempio, con l’istruzione, con la cultura”.

Anche la sindaca di Torino ha colto l’occasione per chiedere maggiore attenzione al mondo della scuola e alle esigenze degli studenti che hanno vissuto un anno diverso e difficile: “La scuola – e con essa i nostri ragazzi e gli insegnanti che provvedono alla loro formazione – hanno subìto un colpo durissimo a causa dell’emergenza coronavirus. Quando un alunno perde l’occasione di apprendere di migliorarsi, con lui lo sta perdendo tutta la comunità. Lì c’è il nostro futuro e lì ci sono le nostre speranze. Il mio appello, a tutte le Istituzioni e a tutti i cittadini, è che ci sia il massimo impegno da parte di tutte e tutti per preservare e investire sulla scuola, come pilastro della nostra Repubblica. Il diritto all’Istruzione è alla base di tutto ciò che celebriamo qui oggi”.

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