C’è bisogna di attività fisica e aria aperta, dopo tutte queste settimane di quarantena da emergenza Coronavirus. Ed ecco l’idea della sindaca di Torino Chiara Appendino per la fase 2: trasformare in palestre all’aperto i parchi cittadini. Perché “un luogo aperto sarà più sicuro di un luogo chiuso”.
Un modo nuovo di vivere gli spazi, spiega la prima cittadina e offrire servizi per le famiglie e i bambini che, dice Appendino, “sono rimasti chiusi in casa e hanno bisogno di poter sfogare le proprie energie in spazi aperti e avere anche attività didattica”.
L’amministrazione sta lavorando, sottolinea la sindaca, per la fase 2 e garantire il più possibile un “ritorno graduale alla normalità”. ”
Attenderemo ovviamente le indicazioni del Governo – aggiunge Appendino -, ma stiamo iniziando a ragionare su come dovremo abituarci a vivere con questo distanziamento sociale che impatterà sui trasporti- argomenta-. Noi è anni che spingiamo sul trasporto pubblico collettivo. Per evitare di avere troppe auto private inquinanti in circolo dovremmo avere progetti di mobilità sostenibile. Ci sarà un modo diverso di frequentare gli spazi. Si sta ragionando sull’ampliamento dei dehors”
“Fondamentale il tema del ridisegno degli spazi – continua – e, al di la degli investimenti che dovremo fare e su cui avremo bisogno dell’aiuto del Governo, ci sarà proprio un modo diverso di tutti i cittadini di frequentare gli spazi”.
“I parchi, che potrebbero essere luoghi dove immaginiamo attività delle palestre all’aperto. Ci stiamo poi confrontando sul tema degli asili nido. Non possiamo immaginarli come in passato, ma con il Politecnico stiamo studiando nuove forme per garantire alle famiglie più numerose e a chi è in difficoltà e non ha la possibilità di avere una baby sitter di avere un servizio di sostegno per i bimbi”, conclude Appendino.