E dopo Mani Pulite, ecco rispuntare, a 22 anni di distanza, il nome di Primo Greganti, detto compagno “G”, che finisce nuovamente in manette per vicende legate agli appalti legati a Expo 2015.
Operaio della Fiat, membro del Pci, poi del Pds, ora tesserato Pd; coinvolto e arrestato nell’ambito dell’inchiesta su Tangentopoli, ha sempre rivendicato la propria innocenza.
Oggi il suo nome torna a campeggiare sulle prime pagine dei giornali per le indagini coordinate dai pm milanesi nell’ambito di un’inchiesta per i reati contro la pubblica amministrazione. Le manette sono scattate come detto ai polsi di Greganti, del direttore pianificazione e acquisti di Expo Spa, Angelo Paris, e a Gianstefano Frigerio, democristiano anche lui finito nel fascicolo di Mani Pulite.
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