di Moreno D’Angelo
Einstein aveva ragione. Le onde gravitazionali esistono e ora ci sono le prove. Arriva da Cascina (Pisa) una notizia attesa da tempo dagli scienziati ma anche da tanti appassionati di astrofisica. Sono stati trovati i riscontri delle onde gravitazionali previste nelle teorie della relatività elaborate da Albert Einstein un secolo fa.
Onde gravitazionali che hanno la possibilità di allungare e restringere lo spazio-tempo man mano che si diffondono nell’Universo. Cose che fanno sognare i tanti attratti da viaggi interstellari e nel tempo. Si tratta di segnali molto particolari che necessitavano di strumentazioni molto sofisticate e mirate per individuarli. La cosa sorprendente è che gli scienziati abbiano fatto bingo al primo tentativo anche se poi sono stati necessari alcuni mesi per verificare i complicati dati tecnici pervenuti.
Per individuarli si è dovuto verificare un evento eccezionale come lo scontro tra due buchi neri avvenuto un miliardo di anni fa. Si tratta di eventi che, se non si entra nelle logiche e nelle misure incredibili dell’intergalattico, è difficile comprendere. La scoperta avrebbe anche il merito di aver trovato un riscontro empirico dell’esistenza dei buchi neri. In pratica queste onde sono quanto mai difficili da riscontrare in quanto sono la conseguenza di increspature spazio temporali prodotte da eventi straordinari come lo scontro eccezionale tra due buchi neri. Due mostri stellari, del diametro di 150 km ma della massa stimata di oltre trenta dei nostri soli, che attirano tutto, anche la luce, che spesso si nascondono al centro delle galassie. I due buchi neri avevano intrapreso il vortice di una spirale che li ha portati a fondersi in una collisione che si è verificata 1,3 miliardi di anni fa che corrisponde alla sua distanza da noi. Questo creando un nuovo black hole pari alla massa di 62 soli.
In questa tremenda fusione la massa di tre soli si è trasformata in energia pura, determinato una scossa che ha influenzato e increspato il campo spazio temporale, dando origine alle onde che sono state captate il 14 settembre dagli astrofisici americani e dopo tre mesi di studi sono state verificate come tali.
Per trovare queste onde erano necessari strumenti molto particolari come l’americana Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) e Virgo, si tratta di osservatori (con un grande tunnel vuoto siti di quattro chilometri per lato, siti in Louisiana e nello stato di Washington) e a Cascina (Pisa), mirati a questa ricerca. Lo straordinario risultato è il frutto della collaborazione tra l’americana Ligo e Virgo, struttura italo francese fondata e finanziata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infin) e dal Consiglio nazionale delle ricerche francese, che opera nell’ambito di Ego (European Gravitational Observatory).
Da Cascina una notizia che apre realmemte grandi orizzonti per chi vuole sapere cos’è l’universo e cosa è successo nel big bang. Come al solito ci troviamo di fronte a scatole cinesi in cui ogni mistero ne apre altri cento. Ma questa è la prova che spazio e tempo sono legati e relativi e chi sogna viaggi nel tempo e viaggi interstellare a maggior motivi per continuare a sognare.