Palazzo di Città al lavoro sulla seconda linea della metropolitana di Torino. Dopo ritardi, dubbi e tentennamenti oggi il Consiglio comunale ha approvato la proposta dell’assessore alla viabilità Claudio Lubatti di rivedere e rimettere mano al progetto.
«La mobilità della città oggi rappresenta in modo esplicito la rivoluzione culturale che è in corso sulla nuova disponibilità all’utilizzo del mezzo pubblico. Creare le condizioni con infrastrutture efficienti per offrire alla città una vera alternativa al mezzo privato è un obiettivo di questa amministrazione» ha infatti precisato Lubatti illustrando il progetto che dovrebbe contribuire alla riqualifica dell’area di Torino Nord.
Infatti la linea 2 avrebbe i suoi nodi fondamentali nello scalo Vanchiglia e nella stazione ferroviaria Rebaudengo collegando fino alla zona di corso Marche. Metropolitana interrata e leggera dunque si combineranno nella linea 2 «sfruttando il trincerone tra via Sempione e via Gottardo e prevedendo l’utilizzo di convogli adatti a viaggiare nel Passante Ferroviario, consentirebbe di collegare l’area nord della città con le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova e con Dora e Zappata quando saranno ultimate» favorendo l’integrazione tra le diverse forme di trasporto pubblico.
Chiaramente perchè il progetto diventi realtà l’impegno della Sala Rossa è a valutare con attenzione i costi e i fondi reperibili in modo da rendere quanto più vicino possibile l’inizio dei lavori. Quello che è certo è che l’interscambio con la linea 1 e i contatti con le stazioni ferroviarie hanno reso il progetto più fattibile.