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giovedì, 24 Ottobre 2024

Disturbi alimentari, una proposta di legge per una rete di cura territoriale

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Il gruppo del Pd in Consiglio regionale del Piemonte si impegna per la prevenzione dei disturbi dell’alimentazione e per la creazione di una Rete di Cura territoriale in grado di accogliere le richieste di pazienti e famiglie. La proposta di legge “Prevenzione e cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e sostegno ai pazienti e alle loro famiglie” con firmatari i consiglieri Domenico Rossi, vicepresidente IV commissione sanità e Raffaele Gallo, presidente del gruppo Pd in consiglio regionale è stata presentata al consiglio regionale insieme a un’interrogazione a risposta urgente in IV commissione sanità affinché l’assessore Icardi dia al più presto risposte su un’epidemia sottostimata nei dati epidemiologici e dilagante.

“Vogliamo sapere – dichiara Raffaele Gallo, presidente gruppo Pd – quale sia la realtà piemontese e quanti siano ad oggi le ragazze e i ragazzi seguiti. Chiedo di conoscere quali siano i numeri di ricoveri e dimissioni, cosa avviene nei pazienti una volta fuori, quali sono le iniziative che vengono prese e soprattutto a che punto in Piemonte sia l’iniziativa voluta dal ministero che prevede un “codice lilla” all’arrivo in Pronto soccorso, pensato proprio per “accogliere” chi soffre di dca e quindi poterlo intercettare e seguire”. “Vogliamo inoltre sapere se l’Assessorato intenda prendere in considerazione l’idea di un recupero mirato degli ospedali dismessi sul territorio per convertirli in centri assistenziali e di residenza, in modo da supplire alle gravi carenze di strutture; riteniamo opportuna – conclude il presidente del gruppo dem –  l’organizzazione dei centri di salute mentale con sportelli dedicati e specialisti idonei affinché i giovanissimi, spesso spaventati e riottosi al percorso di cura, non vengano respinti da un ambiente ostile e certamente poco consono al loro tipo di malessere”.

La proposta di legge Rossi Gallo punta a riconoscere, valorizzare e rafforzare le realtà già operanti nel trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nell’ambito del servizio sociosanitario piemontese, attraverso una rete integrata, che operi secondo un modello multidimensionale e multiprofessionale, con uno stanziamento di 900 mila euro,

 “Una rete a livello regionale per i disturbi del comportamento alimentare non è più rinviabile. Non è ammissibile, infatti, che in alcuni territori siano attivi servizi e in altri no – commenta Domenico Rossi – . L’altro obiettivo importante è quello di far sentire meno sole le famiglie che, come nel caso di tante altre patologie, per troppo tempo si sono fatte carico da sole di tutti i problemi e delle complicazioni generate da situazioni di questo tipo. Non è solo il singolo individuo a soffrire, ma l’intero sistema familiare e degli affetti che, troppo spesso, si è sentito abbandonato dalle istituzioni”.

Lo scopo del Centro di Coordinamento regionale è quello di elaborare linee guida al fine di offrire in modo omogeneo sul territorio regionale diagnosi precoci, gestione efficace delle liste d’attesa, continuità assistenziale e appropriatezza delle cure.

Nel testo si chiede anche una Rete regionale per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, composta dai centri specifici dedicati ai DCA all’interno delle Aziende Sanitarie locali (ASL) e delle Aziende Ospedaliere, nonché dai soggetti privati accreditati che a livello regionale si occupano di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Oltre a attività formative e di aggiornamento professionale rivolte agli operatori sanitari e sociosanitari direttamente o potenzialmente coinvolti nella presa in carico dei pazienti.

Si sottolinea poi l’importanza del ‘Percorso Lilla in Pronto soccorso’ elaborato dal Ministero della Salute, l’attivazione delle iniziative funzionali al riconoscimento e alla presa in carico precoci dei soggetti affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

La legge Rossi Gallo prevede che la Regione oltre al rafforzamento sul territorio, valorizzando le iniziative presenti, garantisca l’implementazione dell’attuale dotazione di posti letto in regime residenziale e semiresidenziale, e attuazione di programmi di sostegno alle famiglie e ai caregiver dei pazienti.

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