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sabato, 27 Luglio 2024

Dalla Regione Piemonte il No al bullismo e al cyberbullismo

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

È Novara la provincia piemontese in cui il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è più marcato e grave. Sul secondo e terzo gradino del podio non certo onorevole ci sono Vercelli e Alessandria, Cuneo invece è la più virtuosa.

A rendere noti i dati il consiglio regionale del Piemonte che nella seduta di oggi ha dedicato l’apertura dei lavori alle vittime di bullismo, in occasione della Giornata Nazionale contro questo fenomeno e della campagna lanciata dal Miur “Un nodo blu”.
Alla presenza di autorità civili e militari e dei ragazzi di scuole elementari e superiori il presidente del consiglio Nino Boeti ha precisato come «negli anni è emersa un’altra faccia di internet».

«Le attività che i ragazzi svolgono online hanno conseguenze anche nella loro vita reale – ha proseguito Boeti ricordando anche la legge regionale sul bullismo che la giunta ha approvato l’anno scorso «con l’obiettivo di avere informazioni di contesto sul fenomeno e comprendere gli ambiti di prevenzione e intervento».

«La norma approvata nella nostra Regione è tra le più avanzate a livello nazionale, un aspetto che ci rende orgogliosi ma che ci spinge a proseguire su questa strada».
Al termine del discorso di Boeti l’intero consiglio regionale e gli ospiti presenti in sala hanno alzato il cartello “No bullismo, no cyberbullismo”.

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