Arriva da Torino l’ultima scoperta sulla sclerosi laterale amiotrofica, comunemente chiamata sla e conosciuta anche come “morbo dei calciatori” a causa dell’elevata incidenza con cui li colpisce. Il team di ricercatori della Città della Salute del capoluogo piemontese guidati dal professor Adriano Chiò hanno infatti identificato un nuovo gene, chiamato Matrin3 e localizzato nel cromosoma 5, trovato in svariate famiglie con più componenti affetti dal terribile morbo di Lou Gehrig.
La ricerca, con un finanziamento da 1 milione e 600 mila euro da Fondazione AriSla, Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca, Figc, la Federazione italiana gioco calcio, ministero della salute e Comunità europea, ha permesso al gruppo di ricercatori di finire sulla copertina di Nature Neuroscienze. Con Adriano Chiò, anche Gabriella Restagno del laboratorio di genetica molecolare della Città della salute di Torino e Mario Sabatelli dell’Istituto di neurologia dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma. Per la parte americana Bryan Traynor del Mih Bethesda di Washington.
Lo studio è stato eseguito su 108 casi, di cui 32 italiani. «Si tratta di un passo avanti significativo per la comprensione della malattia – dice Adriano Chiò – perché ci aiuta a capire i meccanismi con cui si scatena, almeno nelle forme genetiche, ovvero quando si presenta all’interno della stessa famiglia. La scoperta però servirà anche a far luce sulla Sla non ereditaria, che rappresenta la maggior parte dei casi». Ora la ricerca continua e si concentrerà sui fattori ambientali che possono far insorgere la malattia.
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