di Moreno D’Angelo
Gianni Cuperlo suggerisce una verifica dell’esecutivo dopo le ultime vicende che hanno portato alle dimissioni del governo Guidi. Il leader dalla minoranza del partito democratico lo fa da Torino, dove ha presentato il documento: “Dare un anima al Pd. Federare una nuova sinistra”. «
Sarebbe molto saggio se il capo di governo, con il quale c’è assoluta volontà di collaborazione leale e sincera, assumesse l’occasione delle vicende di questi giorni per fare un “tagliando” all’esecutivo» ha spiegato Gianni Cuperlo utilizzando il termine “meccanico” ispirato dal Matteo Renzi con la rottamazione.
«In generale c’è la sensazione di una eccessiva concentrazione di potere in poche mani. Una cosa che non fa bene al paese e nemmeno al governo perché la collegialità rafforza l’azione di Renzi».
Dall’incontro di Torino avvenuto nella sede del Partito democratico di via Messerano, introdotto da Fabrizio Morri nelle vesti di padrone di casa, a cui hanno partecipato Giorgio Merlo e il deputato Andrea Giorgis, qualcuno si sarebbe aspettato ulteriori parole di fuoco all’indirizzo di Renzi dopo la frase “Matteo non ti stai dimostrando all’altezza del ruolo che ricopri” pronunciata nel corso della direzione del Pd.
Invece Cuperlo, come suo costume, ha evitato ogni polemica specificando che Renzi «non è un usupatore, ha stravinto le primarie», sempre riferendosi al presidente del Consiglio ha aggiunto che le criticabili linee guida del segretario del suo partito: «siano effetto anche della nostra timidezza, delle nostre incertezze, delle nostre paure e della nostra subalternità» – aggiungendo – «Dovremo pentirci dei peccati che non abbiano avuto il coraggio di compiere» – precisando – «dovremo farlo anche con un certo piglio. C’è la voglia di risalire al china ne abbiamo le potenzialità».
Cuperlo ha garantito il suo sostegno a Piero Fassino candidato sindaco. «Alle amministrative sosterremo tutti i candidati vincitori delle primarie e a Torino sosterremo senza polemiche Fassino, che ha ben governato». «Qui il centrosinistra – ha continuato Cuperlo – si è presentato diviso ai nastri di partenza e questa non è una buona cosa». «Noi lavoreremo nella direzione giusta per rinnovare una buona amministrazione e ricostruire già al ballottaggio, se ci arriverà, il campo di un centrosinistra civico largo e di governo – ha concluso Gianni Cuperlo.
Il leader della sinistra Pd ha con decisione affermato quanto sia importante per dare un senso alla sinistra di governo il concetto di Europa. Un termine che non è geografico ma valoriale, oggi messo in discussione. Cuperlo si è posto due obiettivi guida di programma per fronteggiare i drammatici dati della crisi che non è certo imputabile all’attuale governo: «La sfida per la crescita e la battaglia contro la povertà in un Paese che cerca di uscire da una profonda recessione».