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sabato, 7 Dicembre 2024

Reggia di Venaria: patata bollente nella mani della Parigi. I lavoratori chiedono di ritirare il bando di gara

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Andrea Doi

Non va giù quella frase dell’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi che sul proprio sito annuncia “con la cultura si mangia”.
Non va giù a quei lavoratori della Reggia di Venaria scesi oggi in piazza per difendere il loro posto di lavoro a rischio. Si sono ritrovati circa un centinaio prima davanti a Palazzo di Città e poi si sono mossi verso l’assessorato di via Bertola 34. Il casus belli quel nuovo bando di gara che non garantisce il mantenimento di tutti i livelli occupazionali nonostante i dati dimostrino un successo di turisti alla Reggia, come nelle recenti vacanze di Pasqua e con la mostra di McCurry.

«Leggiamo in questi giorni di slogan sul fatto che la cultura e il turismo rappresentano un settore strategico per Torino e Piemonte – spiegano dal coordinamento provinciale lavoro privato Usb – Una settimana fa l’assessore Parigi promise un incontro ai lavoratori della Reggia che con l’arrivo del nuovo direttore ministeriale Mauro Turetta vedono pesare sul loro capo un esubero che nessuno nega e che può arrivare al 45 per cento».
Il corteo è aperto da uno striscione: “Ci vorreste schiavi, avrete la lotta”. «Chiediamo il mantenimento delle nostre condizioni normativa e del nostro stipendio anche se meriteremmo di più – continuano i lavoratori della Reggia. Lotteremo fino alla fine nella speranza che venga fatta una scelta ragionevole che tuteli la giustizia e la pace sociale».
«Che il direttore Turetta non sia destinato ad essere ricordato negli anni come il direttore dei licenziamenti».
Intanto una delegazione è stata ricevuta dall’assessorato ma non dalla Parigi che era fuori ufficio, mentre Sel, con Marco Grimaldi, e Francesca Frediani dei Cinque Stelle chiederanno un ordine del giorno sulla vicenda al Consiglio Regionale a cui sono stati invitati a partecipare i lavoratori.

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