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domenica, 8 Settembre 2024

Crisi Grecia: richiesta all'Europa, risposta della Germania

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La battaglia sul debito greco è in programma per domani, quando tornerà a riunirsi l’Eurogruppo. Nel frattempo il governo della Grecia ha compiuto il primo passo dopo lo strappo consumatosi lunedì scorso: presentata richiesta formale all’Europa per una proroga di 6 mesi del piano di aiuti, che scadrà il 28 febbraio.
Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha confermato su Twitter l’arrivo della richiesta ed ha scritto che questa verrà vagliata, alludendo al summit di domani a Bruxelles. Un’apertura quindi, così può esser interpretata, soprattutto se quest’ultima viene confrontata con quella che è invece stata la risposta ricevuta da Berlino: il governo della Germania si dichiara contrario al prolungamento richiesto, scrive l’agenzia di stampa tedesca Dpa, citando il portavoce del ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble.
La particolarità della lettera inviata dal ministro delle Finanze della Grecia, Yanis Varoufakis, consiste nel fatto che il governo di Alexis Tsipras chiede una proroga e si dice pronto ad applicare soltanto alcune delle misure richieste da Bruxelles. Quindi: la Grecia vorrebbe una proroga degli aiuti europei ma non un’estensione del Memorandum della Troika. Un dettaglio sostanziale, non di poco conto.
Intanto ieri nel Paese ellenico è stato eletto il presidente della Repubblica. La partita istituzionale che ha obbligato la Grecia ad elezioni anticipate si è chiusa con la nomina di Procopios Pavlopoulos, un conservatore contro l’austerità. Con 233 voti su 300 (più dei 180 richiesti dalla Costituzione) è stato eletto al primo turno l’ex ministro dell’Interno del governo Karamanlis, che fu in carica nella seconda metà degli anni ’70. Una mossa, quella di Tsipras, che calma le acque del Parlamento greco, facendo sedere sullo scranno più alto del Paese una personalità riconosciuta, il che dovrebbe tranquillizzare le frange conservatrici e permettere al governo di concentrarsi sulla partita europea.

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