20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Coronavirus, la denuncia di Appendino: a Torino caccia all’untore

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, attraverso la sua pagina Facebook, denuncia quanto sta avvenendo sotto la Mole, in questi giorni difficili di emergenza Coronavirus: «Non può e non deve partire per alcun motivo un’assurda caccia all’untore».

«Nelle ultime ore in città– spiega Appendino – si sono verificati alcuni fatti gravi. Mi sono giunte diverse segnalazioni di persone che mentre transitano per strada vengono invitate a tornare a casa con tono aggressivo o, peggio, insultate, da persone affacciate al balcone. In un caso è stato segnalato il lancio di gavettoni. Le segnalazioni, peraltro, sono giunte da persone che si stavano recando a lavoro a piedi, in un caso, poi, da un’impiegata di un supermercato».

«Inoltre i commenti in rete – aggiunge la prima cittadina – sono letteralmente invasi di persone che hanno messo in piedi una vera e propria caccia a presunti untori. Vi renderete conto da soli che si tratta di comportamenti irresponsabili, del tutto inaccettabili».

«Come vi sentireste – scrive Appendino – se poi scopriste che una di queste persone e’ un medico o un infermiere o un vigile che entra in servizio? Mi chiedo, è davvero di questo che abbiamo bisogno in questo momento? Ci facciamo forti cantando dal balcone il nostro Inno nazionale. Quello stesso Inno che ci chiede di “stringerci a coorte”, in gruppo. E che individua la debolezza proprio nell’essere divisi».

«Vi chiedo a cuore aperto non lasciamo che questo virus ci imbruttisca. Non lasciamo che oltre a dividerci fisicamente ci allontani dall’essere comunità, dall’essere umani. Non lasciamoci contagiare da un altro virus: quello della rabbia. Volete fare delle segnalazioni? Grazie, ci sono utili, ma fatele alle forze dell’ordine e alla Polizia municipale. Appellatevi a loro ed esclusivamente a loro. Stanno facendo un lavoro straordinario, senza risparmiarsi presidiando le nostre strade, piazze e parchi. È già difficile così, senza necessità di ulteriori ostacoli posti da noi. Abbiamo di fronte a noi un virus molto pericoloso, mortale, che ci espone a immagini profondamente dolorose, come quelle che arrivano da Bergamo e che potrebbero arrivare da altre città. Restiamo uniti, conserviamo il rispetto, conserviamo lo spirito di comunità. Quando supereremo questo momento – perché lo supereremo – ne usciremo tutti più forti. E più uniti», conclude Appendino.

 

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano