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sabato, 27 Luglio 2024

Coronavirus, Grimaldi (LUV): “Nelle RSA è boom di contagiati e non c’è un piano per metterle in sicurezza”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“Le Rsa sono strutture accreditate dal Servizio sanitario regionale, la cui titolarità è in capo all’Assessorato alla sanità. Ciò vuol dire che l’Asl non può delegare l’organizzazione e la gestione del servizio ai privati a cui lo affida e che parliamo a tutti gli effetti di luoghi di cura. Cosa voglio dire? Che la Dgr 14-1150 del 20 marzo 2020, in cui si parla chiaramente di trasferimento in Rsa di pazienti dimessi dagli ospedali (l’Assessora Caucino dice che non è di sua competenza, ma ne era a conoscenza? Non ha risposto), va ritirata e bisogna invece cercarle strutture dedicate fuori dalle Rsa; e che vanno fatti i tamponi a tutto il personale delle Rsa, anche per assicurare gli organici e non lasciare i pazienti all’abbandono”.

“La Giunta deve rispondere a domande precise: quanti dei 2874 morti nelle Rsa avevano fatto il tampone? Quante Rsa sono state sanificate? Che ne è del ‘piano hotel’ per collocare i dimessi dagli ospedali e le persone risultate positive nelle Rsa? È previsto l’obbligo del tampone per entrate in Rsa o nelle strutture riabilitative?” – così è intervenuto il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, nel corso della Commissione Sanità odierna.

“I morti nelle Rsa sono oltre 400 in più (dai 2467 morti nei primi 3 mesi del 2019 ai 2874 nei primi tre mesi del 2020) e nel conteggio manca il mese di aprile: il 20 percento di morti in più nelle RSA non è un numero statisticamente non rilevante, come mi è stato detto oggi in commissione. È il segno di una gestione sbagliata dell’emergenza in quelle strutture. Lo dimostra l’incidenza altissima del numero di contagiati nelle RSA rispetto al totale dei malati di Covid-19 in Piemonte”.

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