-0 C
Torino
mercoledì, 4 Dicembre 2024

Coronavirus, Grimaldi (LUV): “Dove sono andati e dove andranno gli anziani non autosufficienti dimessi dagli ospedali?”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“Fazio ammette: male il Piemonte su tamponi, DPI, vigilanza attiva e RSA. E aggiunge che si poteva avere più coraggio, come la Toscana e il Veneto, ma che non siamo peggio della Lombardia e se non ci fossero state le RSA oggi saremo messi meglio. È un po’ come avere 4 in matematica, italiano e latino e dire che senza insufficienze saremmo stati promossi. In ogni caso il Commissario ha dato ragione alle opposizioni e alle denunce dell’Ordine dei medici e smentito le parole sul Premier e sul Ministro della Sanità” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, al termine della seduta odierna della Commissione Sanità alla presenza dell’ex ministro Ferruccio Fazio.

“I dati allarmanti del Piemonte” – ha commentato Grimaldi rivolgendosi a Fazio – “non sono solo legati al trend delle Rsa, per questo, per poter avviare la nuova fase, bisogna rispondere ad alcune domande: chi sono i nuovi positivi? Come si farà accelerare la macchina della vigilanza attiva? Utilizzeremo e come le case della salute? ”

“Se si pensano nuove strategie” – ha aggiunto Grimaldi – “bisogna capire se le precedenti erano sbagliate: che cosa non ha funzionato nella vigilanza attiva e nel rapporto con i medici di famiglia? Chi si è ammalato durante il lockdown a parte gli anziani delle Rsa? Come sono state contagiate persone?”

Nel rispondere alle domande, il Commissario Fazio ha ammesso che il Piemonte avrebbe potuto fare di più su tamponi, DPI e vigilanza attiva e che sono mancate buone pratiche messe a punto in altre regioni.

“Ma resta un’altra domanda aperta” – conclude Grimaldi: – “dal 20 febbraio ad oggi non c’è stata un’idea chiara sulla collocazione dei malati Covid non autosufficienti, nel primo mese di sicuro è avvenuto il disastro che tutti conosciamo. Ma anche ora dove stanno andando e dove andranno gli anziani non autosufficienti risultati positivi e usciti dalla terapia intensiva?”

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano