Scatta oggi l’opportunità per i dottori commercialisti iscritti alla Cassa previdenziale di categoria (Cnpadc) di richiedere contributi assistenziali, se lavorano in uno studio professionale in affitto.
Il bando è stato annunciato oggi dal presidente Walter Anedda, nel corso di un ‘webinar’ promosso dall’Ordine dei commercialisti di Torino, cui hanno preso parte il consigliere d’amministrazione e la delegata della Cassa Stefano Distilli e Stefania Telesca, in cui “è stata spiegata la finalità del bando che prevede un contributo assistenziale parametrato al 50% del canone di locazione dello studio effettivamente corrisposto nel periodo febbraio-maggio 2020, al netto di eventuali ricavi da sublocazione dell’immobile, fino a un massimo di 1.000 euro”.
A poter usufruire del contributo assistenziale, per il quale l’Ente ha stanziato 3 milioni, saranno i professionisti associati che “abbiano percepito un reddito relativo al periodo d’imposta 2018 non superiore a 50.000 euro, e che non abbiano redditi da lavoro dipendente, da pensione e redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, superiori a 20.000 euro”; l’aiuto, si precisa, potrà esser richiesto anche “nel caso in cui il contratto di locazione sia in capo a uno studio associato/Stp, per un valore, attribuibile a ciascun socio, commisurato alla quota di partecipazione agli utili dello Studio associato/Stp alla data della domanda”.
Per Anedda l’iniziativa costituisce “un ulteriore sforzo per andare incontro alle esigenze degli iscritti che continuano a sostenere le spese di gestione degli studi che, nel perdurare dell’emergenza, avranno bisogno pure di interventi di sanificazione. La prossima settimana sarà online sul nostro sito (www.cnpadc.it) il servizio per poter inoltrare le domande”, si chiude la nota.