20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Conte e M5s, Versaci: “Ho perso la voglia di fare politica attiva”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.


“Giuseppe Conte è stata la più grande intuizione politica di Luigi Di Maio e per me è stato il migliore Presidente del Consiglio dei Ministri che io ho potuto vedere all’opera” esordisce così Fabio Versaci, consigliere M5s, in un post che lui stesso definisce impopolare.

Impopolare perchè pur apprezzando Giuseppe Conte, Versaci ammette di non comprendere “l’entusiasmo che vedo in una parte del Movimento dopo che Beppe Grillo di fatto gli ha consegnato le “chiavi” di tutto, compresa la possibilità di modificare lo Statuto, che con fatica avevamo costruito in questi anni specie dopo i difficili ma partecipati Stati Generali interni, mi preoccupa”. 

“Tutto questo mi pare il fallimento della politica intesa come gruppo di persone che si unisce e prende delle decisioni. Forse con onestà dobbiamo dire che la democrazia diretta tanto sbandierata è fallita o non è applicabile come l’avevamo immaginata” afferma Versaci. 

“Sia chiaro non ho nulla contro Conte ma non penso che una forza politica come la nostra possa nascondere le sue debolezze dietro di lui, – prosegue – i vertici del Movimento hanno sbagliato in questo periodo ma io sono uno che non condanna e basta, anzi cerca di capire e dare delle giustificazioni agli errori degli altri, cercando di immedesimarmi e pensare che, forse, anche io in certe situazioni avrei commesso gli stessi errori”. 

Il consigliere pentastellato osserva poi come fare il premier e il capo di partito sia ben diverso e aggiunge: “Beppe Grillo è stato, e sarà, per me un punto di riferimento politico ed ideologico, un visionario vede le cose 10 anni prima degli altri e quindi tendo a fidarmi di lui. Ma le ultime scelte mi hanno mandato in confusione e dentro di me si è spenta quella voglia fare politica attiva, la politica in cui ti sporchi le mani e occupi le giornate a cercare proposte e soluzioni, la politica che ti sfianca ma ti lascia orgoglioso di esser stato parte di un impegno collettivo per migliorare le cose. Ormai raramente leggo le notizie e quando mi capita mi sento sempre più distante da quello che si prospetta”. 

“Dopo 11 anni di militanza politica attiva aspettare che arrivi il salvatore a indicarmi la via non mi piace, forse come dicevo mi sbaglio. Credo di essere troppo stanco psicologicamente per continuare questa avventura che è durata forse troppo. Però aspetto ancora di vedere cosa succederà per fare le valutazioni del caso. Ora comincio a capire Di Battista” conclude Versaci. 

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano