Sono stati condannati a due anni e due mesi i due attivisti No Tav arrestati il 30 agosto in Val Susa perché in possesso di materiale esplodente. Davide Forgione di Torino e Paolo Rossi di Bergamo erano stati fermati mentre erano a bordo di un’automobile, prima di una manifestazione notturna contro il cantiere Tav alla Maddalena. Durante la perquisizione era stato ritrovato del materiale “sospetto”, che secondo l’accusa sarebbe servita a confezionare “oggetti esplosivi e incendiari per un attacco alle reti”.
Per questo i pubblici ministeri Antonio Rinaudo e Andrea Padalino avevano chiesto una condanna a sei anni. Invece il giudice, pure accogliendo parti della tesi dei due magistrati, ha ridotto la pena a due anni e due mesi.
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