“Più che un concorso sembra una giallo a puntate”, così alcuni concorrenti hanno commentato le novità pubblicate ieri dalla commissione dell’ormai famoso concorso per dirigenti del Comune di Torino. Ai dubbi che erano stati sollevati nei precedenti articoli della nostra testata, se ne sono aggiunti altri, per stessa ammissione dell’amministrazione comunale.
Stando a quanto pubblicato, alcune domande dei test che sono stati somministrati ai concorrenti erano prive di soluzione o comunque viziate in altro modo, stiamo parlando di circa una decina di domande, e pertanto la commissione ha deciso di considerare valide le risposte a queste, attribuendo il punteggio e procedendo ad un ricalcolo.
Sembrerebbe però che la ditta scelta dal Comune di Torino non sia nuova a tali errori. Un concorrente escluso ci ha infatti inviato un interessante precedente. Nel sito del “Corriere della Calabria” dell’8 agosto 2018 si racconta di una selezione dell’Ospedale di Catanzaro che ha molti aspetti in comune con questa, e che alla fine è stata annullata in autotutela dall’Ente stesso.
La riammissione di 11 concorrenti sta facendo storcere il naso a molti, anche perché proprio in queste ore stanno arrivando da parte di altri concorrenti segnalazioni su altre domande, a loro avviso, con problemi di formulazione o con risposte non univoche. Nel caso tali osservazioni venissero considerate valide cosa farà la commissione? Ne ammetterà altri? Ci sono però compiti che riportano una sola domanda “fallata”, altri che ne riportano due e altri addirittura tre. Attribuire un punteggio forfettario a queste domande sarebbe come se alcuni concorrenti avessero avuto 59 domande, altri 58 e altri ancora 57, un’evidente disparità.
Desta anche particolare curiosità la determina di surroga di due componenti della commissione, determina datata qualche giorno prima delle prove. Non pochi si stanno chiedendo se sussistessero gli elementi per surrogare i due commissari, anche perché uno di questi, che avrebbe dovuto essere assente per improrogabili impegni, è stato presente al palazzetto dello sport per tutte le prove. Una eventuale impugnazione di tale determina, se accolta, invaliderebbe la commissione e dunque tutta la procedura dall’origine.
Non resta che attendere altri sviluppi.