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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Clochard: dal Comune 8 milioni di euro per l’emergenza

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Un fondo di 8,6 milioni di euro per gestire l’emergenza dei senza fissa dimora in città. Lo ha annunciato la vicesindaca Sonia Schellino, titolare anche dell’assessorato ai Servizi sociali, durante la commissione consiliare convocata proprio per chiarire la posizione dell’amministrazione nei confronti dei clochard, dopo le polemiche delle scorse settimane tra modifiche al regolamento animali che vieta di tenerli per accattonaggio, agli sgomberi dei giacigli in centro città, fino alla tragica morte di un senza tetto in un dehor di corso Re umberto.

“Attualmente sono 100 i posti a disposizione per accogliere le persone senza fissa dimora” ha spiegato Schellino, contando i posti di prima accoglienza e quelli in progetti abitativi. “Per il periodo novembre 2020-dicembre 2021, il 63% delle risorse (oltre cinque milioni) è destinato all’accoglienza, 706,765 per la prossimità e salute, più di un milione e mezzo per l’inclusione abitativa e circa un milione per il sostegno alimentare ed inclusione”.

La vicesindaca ha spiegato anche quanto accaduto settimana scorsa durante quello che sembrava un vero e proprio sgombero dei clochard: “Con cadenza settimanale vengono svolti interventi di pulizia e sanificazione dei luoghi e degli spazi dove dormono i senzatetto, sia per la loro igiene e sicurezza che per quella dei cittadini”. Fatto confermato anche dall’assessore all’Ambiente, Alberto Unia: “Non è una novità che Amiat intervenga. Dal gennaio 2013 è in atto sulla città di Torino la pulizia dell’area in cui sostano e vivono i senzatetto”.

Si sgonfia anche il caso del regolamento animali perchè come precisato da Schellino: “La bozza non dice nulla di nuovo. In quello in vigore è già scritto che è vietato, su tutto il territorio del Comune di Torino, utilizzare animali in stato di denutrizione o evidente stato di maltrattamento nella pratica dell’accattonaggio, pena sequestro degli animali.

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