di A.D.
«Il tentativo di Chiara Appendino di incassare dai sindaci della città metropolitana una cambiale in bianco è fallito». Il commento di Maria Grazia Grippo, consigliera della lista “Città per città” è la sintesi di quanto è avvenuto nella conferenza metropolitana dopo la bocciatura del bilancio di previsione per il 2016 e del documento unico di programmazione per il 2017/2018.
A Chiara Appendino servivano 106 voti a favore, invece su 148 votanti 67 si sono astenuti, 2 si sono dichiarati contrari e soltanto 79 sono stati favorevoli. Per l’Appendino un campanello d’allarme: qui non è Palazzo di Città a Torino, dove in Sala rossa a farla da padroni ci sono 24 consiglieri pentastellati. Qui in corso Inghilterra deve scendere per forza a patti. Anche se non è detto che ciò basti.
«Quanto accaduto oggi è allo stato dell’arte – continua la Grippo – e con questo dovrà fare i conti la sindaca se non vuole ripetere i brutti scivoloni come quello di Smat».
«L’apertura tardiva alla condivisione delle scelte con i territori avvenuta attraverso la presentazione di un nostro documento è un buon viatico per il futuro, ma è un percorso obbligatorio all’interno del consiglio».
Della stessa opinione anche i consiglieri Vincenzo Barrea e Alberto Avetta, anche loro di Città per città: «Oggi Chiara Appendino e il movimento 5Stelle hanno avuto la “chiara” dimostrazione che governano la città metropolitana senza maggioranza. Non sono riusciti a farsi ratificare dall’assemblea dei sindaci dei 315 comuni il bilancio di previsione. Appendino e il Movimento 5 Stelle, se vogliono nei prossimi 5 anni affrontare i problemi del territorio, hanno il dovere di condividere le scelte».