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domenica, 8 Settembre 2024

Chiamparino: “Se Renzi sostituisce Letta, si brucia”. Regione, “Battere Cota sarebbe troppo facile, meglio Crosetto”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Nonostante Matteo Renzi gli abbia dato il suo appoggio incondizionato, Sergio Chiamparino non sembra così convinto che un governo targato Renzi nel Paese possa essere fruttuoso.
Infatti se il passaggio di consegne tra Enrico Letta e il sindaco di Firenze dovesse avere luogo «in questo modo sarà solo percepita come un’operazione all’interno di uno scontro di potere che non è per niente finalizzata a migliorare il governo del Paese», ha detto Chiamparino.
È preoccupato il candidato alla presidenza della Regione in vista del 25 maggio, l’election day, in cui si voterà anche il nuovo governatore data la disfatta di Roberto Cota: «Non vorrei che adesso si stesse infilando in una strada che lo impantani. E lo dico da suo sostenitore: perché rischiamo di bruciare questa grande risorsa».
Ci vogliono bocce ferme per Chiamparino che non riesce a capire «tutta questa fretta». «Fin dall’inizio ho sempre pensato che il gioco di squadra per un anno fosse la soluzione migliore – spiega – Renzi e Letta, aggiunge, dovrebbero dare il meglio dalle loro reciproche posizioni, uno da premier e l’altro da segretario del Pd. Questo è il mio consiglio. Altrimenti, in alternativa, è meglio andare a votare».
In ogni caso se ciò dovesse avvenire il Chiampa si auspica che Renzi «mi smentisca e che sappia mettere assieme una squadra come si deve».
Ormai le ore del governo Letta sembrano essere agli sgoccioli, come emerge dall’affermazione dell’ex presidente della compagnia di San Paolo: «Letta non va alla direzione Pd probabilmente perché ha già deciso che si dimette».
In ogni caso Chiamparino sconsiglia a Renzi di scippare lo scranno a Letta: «Fossi in lui non lo farei. Quello che serve adesso è un bel gioco di squadra: trovare un bell’accordo di un anno e poi elezioni». In ogni caso il fiorentino dovrà dimostrare di avere qualche buona carta da giocare.
Ma l’ex sindaco di Torino non tralascia nemmeno la situazione politica piemontese e il suo possibile sfidante per il centrodestra Guido Crosetto: «Stimo molto Crosetto come persona, l’unica cosa che mi ha stupito e’ che sia finito con Fratelli d’Italia, lui che viene dalla sinistra democristiana. Ma se dovessimo sfidarci alle prossime Regionali, sarebbe una sfida utile per il Piemonte».
«Io candidato? Sì, se il centrosinistra mi sostiene – ha ribadito – se posso essere utile per il Piemonte, lo faccio volentieri. E con Crosetto sarebbe una bella sfida. Se l’avversario fosse Cota?Vincere con lui sarebbe più facile».

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