Si infittisce il mistero della mummia di Borgo San Dalmazzo. I risultati della Tac sul corpo di Graziella Giraudo, 68 anni, guaritrice, santona per alcuni non lasciano dubbi: la mummificazione della donna è naturale, visto che gli organi interni sono intatti.
Sconosciute ancora le cause della morte, mentre si fa largo la teoria secondo cui Graziella sarebbe stata “accudita” post mortem da tempo: «Probabilmente da minimo sei mesi, visto che ci troviamo difronte ad una mummificazione naturale che sicuramente qualcuno ha aiutato» – spiega il medico legale Mario Abrate, incaricato dal pubblico ministero Massimiliano Bolla, titolare dell’inchiesta, di scoprire cosa si nasconde dietro a quel volto così ben conservato.
A curare il cadavere della santona, ritrovato in una stanza-sgabuzzino in una villetta in via Pedona, potrebbero essere Rosa Giraudo, consuocera e coinquilina della donna, uccisa da un tumore. Ma gli inquirenti non escludono, visto anche come è stata posizionata la mummia, seduta e con la mano destra alzata come se stesse impartendo una benedizione, che altri abbiano partecipato al rito della mummificazione.Infatti sono molte le domande che restano al momento senza risposte. Anche sulla data della scomparsa. Se per il medico legale quel corpo si trova in quello stato da “minimo sei mesi”, come detto, non è da accantonare l’ipotesi che da oltre un anno la santona fosse morta, visto che in questo paesino della provincia di Cuneo sono in tanti a sostenere che da tempo non vedevano Graziella Giraudo.
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