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martedì, 22 Ottobre 2024

Caso Ream, la linea difensiva di Appendino: “Applicata norma del 2011”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Competenza finanziaria potenziata: in queste tre parole si racchiuderebbe la linea difensiva della sindaca Appendino all’accusa di falso ideologico in atto pubblico per i 5 milioni di caparra da restituire a Ream che l’amministrazione cittadina non ha inserito nel bilancio 2017.

Ovvero, secondo la difesa della sindaca, altro non sarebbe stato fatto che seguire le indicazioni contenute nella riforma sui regimi contabili degli enti pubblici varata nel 2011 ed entrata in vigore nel 2015, decidendo di posporre al 2018 la restituzione della caparra.

La norma in questione stabilisce che per gli enti pubblici sia possibile iscrivere le poste nella documentazione al momento concreto del pagamento. Operazione a cui secondo i difensori la stessa Ream sarebbe stata favorevole.

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