Una commissione nel Comune di Torino per discutere la questione dei pullman separati per i rom a Borgaro Torinese. La proposta shock del sindaco del Partito Democratico Claudio Gambino con la benedizione dell’assessore ai Trasporti di Sinistra Ecologia Libertà Luigi Spinelli sarà discussa martedì 4 novembre dalla commissione all’Urbanistica e ai Trasporti e da quella alla Sanità e ai Servizi Sociali. Al tavolo saranno presenti il vicesindaco Elide Tisi, l’assessore ai Trasporti Claudio Lubatti e quello alle Politiche della Sicurezza Giuliana Tedesco, i capigruppo in Sala Rossa e il presidente di Gtt Walter Ceresa.
La creazione di una commissione è senza dubbio la risposta ad un problema vissuto in maniera sempre più scottante dalla maggior parte dei torinesi, in particolar modo da chi vive in zone limitrofe ai campi rom. Nell’attesa, il capogruppo del Partito Democratico Michele Paolino abbassa i toni. «Penso che l’affermazione del sindaco di Borgaro fosse una provocazione – dice – i pullman separati non si faranno». Il fulcro del problema, secondo Paolino, non è tanto l’episodio in sé, quanto «la reale questione dei rom a Torino». Come risolverla o almeno migliorare le situazione? «È ciò di cui parleremo in commissione martedì prossimo – continua il capogruppo del Pd – serve impegno da parte delle istituzioni e anche fondi: questi mancano al Comune ma forse ci possono aiutare alcune associazioni, dobbiamo parlarne. Il problema, in ogni caso, va trattato nella sua complessità, tenendo conto anche delle persone che abitano all’interno dei campi rom, di chi vuole integrarsi. Una prima soluzione potrebbe essere mettere dei controllori fissi sul treno, ma c’è bisogno di diversi tipi di intervento».
Poco, insomma, si sa al momento di concreto su questa commissione, anche se l’impressione è che ci sia una generale marcia indietro sui pullman separati (e allo stesso tempo una volontà, perlomeno da parte degli esponenti del Pd, di non “puntare il dito” contro il sindaco di Borgaro, quasi volendo minimizzare la sua affermazione). La questione intanto arriva anche sul tavolo del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e venerdì 31 ottobre sarà il tema di una riunione convocata dal prefetto di Torino Paola Basilone su proposta del sindaco della Città Metropolitana Piero Fassino.