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martedì, 22 Ottobre 2024

Buche e asfalto consumato: la pista ciclabile impossibile di corso Duca degli Abruzzi

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Asfalto dissestato, buche, dislivelli e curve inaspettate. Quello che sembra un perfetto percorso per gli appassionati di mountain bike è in realtà la pista ciclabile di corso Duca degli Abruzzi.
Una delle principali arterie cittadine che collega il centro città con l’area del Politecnico e Piazza D’Armi fino allo stadio Olimpico quotidianamente percorsa dal popolo delle due ruote. Peccato che, come detto, la viabilità sia fortemente compromessa da un manto stradale troppo dissestato.
Infatti, basta percorrere qualche metro per notare come le radici dei grossi alberi che delimitano il viale abbiano sollevato l’asfalto creando dei dossi pericolosi se il ciclista non se ne accorge per tempo. Numerose anche le buche e i rattoppi così come i tombini che spuntano improvvisi. Non solo. Chi vuole percorrere il viale con la propria bici è anche costretto a un vero e proprio slalom tra punti in cui la pista si stringe e poi riallarga senza preavviso.
Un dissesto, quello della ciclabile di corso Duca degli Abruzzi, a cui forse i torinesi si sono abituati visto che molti anni vengono segnalati i problemi di questa pista senza che finora siano stati risolti.

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