Se in Italia non sono previsti numeri identificativi su caschi e divise delle forze dell’ordine, ogni tanto è qualche vistoso tatuaggio ad avere la stessa funzione.
Infatti, è proprio per un vistoso tatuaggio sul braccio che un Carabiniere è stato riconosciuto e ora rinviato a giudizio per fatti risalenti al 3 luglio 2012 a Chiomonte.
Già, proprio quella giornata di scontri al cantiere dell’alta velocità Torino-Lione per cui ora sono imputati a vario titolo ben 53 militanti No Tav, mentre tra le parti offese compaiono 200 persone tra poliziotti, carabinieri e guardia di finanza.
Ebbene, per una volta le parti saranno invertite: infatti, a denunciare le violenze che avrebbero subito dal militare sono stati proprio due attivisti No Tav. Fatti documentati da un filmati in cui si vedono i ragazzi presi dalla boscaglia e portati oltre le recinzioni di sicurezza e qui picchiati.
In realtà, a partecipare al pestaggio sarebbero più uomini, ma solo uno è stato riconosciuto per un vistoso tatuaggio. Il processo si aprirà nel 2015.
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