13.1 C
Torino
martedì, 22 Ottobre 2024

Boselli occupato. Il preside: “È illegale, chiamo i carabinieri”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Non è finita con l’autunno la lotta degli studenti medi di Torino.
L’istituto tecnico per il turismo Boselli, di via Montecuccoli, da questa mattina è in occupazione e gli studenti sono sul piede di guerra. Tra le ragioni, oltre a un muro contro muro che dura da mesi con il preside Cosimo Dell’Aquila, ci sono le strutture fatiscenti, i ritardi nell’avvio dei corsi di italiano per i studenti stranieri e la mancata concessione di momenti di autogestione, discussione e confronto.
Secondo i ragazzi sarebbero troppe le “chiacchiere” e pochi i fatti concreti. Sono molti i guai del Boselli, secondo gli studenti. Mentre il soffitto cade a pezzi, dicono, nei bagni manca la carta igienica e il sapone. Non solo. I ragazzi denunciano anche una cattiva gestione dei fondi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il rifiuto da parte del preside di concedere delle giornate autogestite come accade nella maggior parte degli istituti superiori.
A questo scopo, gli studenti nei giorni scorsi avevano organizzato alcuni laboratori e dibattiti per approfondire temi come le riforme del lavoro e della scuola targate Matteo Renzi. Ma le promesse non sono state mantenute e gli studenti sono passati alle vie di fatto, occupando l’istituto.
Il preside ha chiamato le forze dell’ordine, che, a detta degli studenti, avrebbero identificato anche ragazzi dell’istituto. Cosimo Dell’Aquila invece spiega che i carabinieri (nella foto) hanno chiesto i documenti «ad alcuni studenti esterni al Boselli, che erano all’interno della struttura».
Chi non vuole sentir parlare di occupazione è proprio il preside, il quale nega, nonostante gli striscioni fuori dalla scuola dicano il contrario, che questo stia avvenendo: «Occupare è illegale – spiega Dell’Aquila minimizzando  – ho già parlato con gli studenti e abbiamo raggiunto un accordo per l’autogestione».
Ma non è tutto. Il Boselli ospita più di 1700 allievi, tra cui molti considerati «casi difficili, che alle spalle hanno espulsioni da altre scuole», dice Dell’Aquila. E molti sono anche i problemi di manutenzione ordinaria dell’edificio.«Il soffitto della palestra sta crollando – racconta Rebecca, 16 anni – è stata ristrutturata la facciata della scuola, ma all’interno non è stato fatto nulla».
«Nei bagni mancano la carta igienica e il sapone – aggiunge Paolo – quando finiscono, i bidelli si rifiutano di darcene altri». Interpellato sul punto, il preside allarga le braccia: «I tagli hanno messo in ginocchio un po’ tutti», replica.
Un altro capitolo riguarda invece i corsi di italiano per gli studenti stranieri, che stando al piano dell’offerta formativa sarebbero dovuti iniziare a settembre, ma che in realtà sono partiti solo in questo semestre. In una scuola che accoglie un gran numero di stranieri, un ritardo del genere non è secondario. «Nonostante i solleciti, alcuni studenti si sono ritrovati a seguire le lezioni in italiano senza conoscere la lingua», denuncia Martina, una studentessa.
«Il risultato sono state tante insufficienze e il rischio che alcuni di questi ragazzi vengano bocciati, anche se non per colpa loro», chiosa. «Ma ciò che è più grave è che questo accada in una scuola che fa dell’inclusività il proprio fiore all’occhiello», conclude Martina.
Nel frattempo, la rabbia degli studenti non si è placata e per i prossimi giorni sono state convocate assemblee per decidere il da farsi.
IMG_8605 IMG_8606 IMG_8607

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano