di Vanna Sedda
Il costo energetico per le famiglie italiane si aggira mediamente tra i 1.500 euro e i 2.000 euro all’anno. Una maggiore attenzione agli stili di vita, un oculato utilizzo degli elettrodomestici e alcuni interventi di riqualificazione e manutenzione degli impianti possono ridurre in maniera significativa i consumi energetici e portare a risparmiare sulla bolletta di acqua, luce e gas fino all’80% della spesa complessiva.
In un momento poi dove è sempre più reale il problema dell’aumento della CO2 presente nell’atmosfera e l’emergenza scatenata dai conseguenti cambiamenti climatici, una riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dai sistemi di riscaldamento non può che costituire una boccata d’aria per l’ambiente, sia a livello globale sia a livello locale, per le conseguenze che l’inquinamento ha in termini sanitari.
Da un’analisi condotta da Casa SpA, società che gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica di 33 Comuni dell’area fiorentina, e Legambiente, in collaborazione con il Comune di Firenze, nell’ambito della campagna “Quanto consuma la mia casa?” è risultato che i consumi termici sono di gran lunga superiori rispetto a quelli elettrici per la spesa delle famiglie, mediamente in rapporto di quasi 3 a 1. Come fare a ridurli?
Innanzitutto è importante regolare i termostati diminuendo la temperatura di qualche grado ed impostarla intorno ai 19°: su una spesa per il gas di circa 1050 euro l’anno è possibile risparmiare circa il 7% riducendo di 1° C.
Aerare i locali preferibilmente al mattino o comunque nelle ore più calde, non troppo a lungo e con l’impianto di riscaldamento spento. Abbassare le tapparelle appena fa buio per evitare la dispersione del calore interno attraverso i vetri delle finestre.
Nelle ore notturne spegnere la caldaia o regolare la temperatura a 16°, anche in caso di ambienti particolarmente freddi. Non coprire i termosifoni con mobili e tende.
Chiudere le porte degli ambienti inutilizzati, come i ripostigli, per evitare di far circolare il calore anche in quelle stanze. In estate al contrario aerare nelle prime ore del mattino o alla sera e tenere le tapparelle abbassate nelle ore più calde. Oltre a questi piccolo accorgimenti, sono sicuramente fondamentali opere di ristrutturazione edilizia, che intervengono nei confronti dell’isolamento delle pareti perimetrali e dei serramenti, e di manutenzione, che riguardano l’efficienza degli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria. Il risparmio possibile, dall’analisi effettuata, può arrivare al 50-80% di una spesa media di circa 1.000-1.500 euro.
Per la parte elettrica i consumi possono essere ridotti utilizzando gli elettrodomestici in base alla tariffa bioraria: la sera e nei festivi l’energia costa meno. Secondo uno studio condotto da SosTariffe.it, sito indipendente per il confronto dei prezzi di diversi servizi, tra il 2012 e il 2014 il prezzo delle componente energia per le fasce serali e festive delle tariffe del mercato libero è sceso del 36,57%, mentre quello della tariffa di Maggior Tutela del 21,33%. Anche utilizzare una presa multipla con interruttore, che permette di spegnere contemporaneamente gli elettrodomestici in stand by, porta un risparmio del 12% circa. In generale lo spegnimento di tutti gli apparecchi in stand by, come televisione, computer e microonde porta a un risparmio di energia elettrica. Sostituire le lampadine tradizionali con quelle a LED o a basso consumo, oltre che a consumare meno durano di più. L’ideale sarebbe predisporre un sistema di rilevamento a infrarossi che permette di spegnere l’impianto di illuminazione se non viene rilevata nessuna presenza. Se possibile sostituire i vecchi elettrodomestici con classi energetiche superiori alla A.
Il risparmio possibile, dall’analisi effettuata, può arrivare in media al 25% di una spesa annua media in Italia di 512,00 Euro secondo l’Authority per l’Energia. Ricordiamo che fino a Dicembre 2014 sono in vigore incentivi per l’acquisto di grandi elettrodomestici legati a interventi di ristrutturazione interna delle abitazioni (il cosiddetto Bonus arredi) e, in questi casi, consentono di accedere a una detrazione fiscale pari al 50% delle spese effettuate. Ma anche l’acqua genera un costo che si può ridurre, per esempio chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o ci si fa la barba, in una famiglia di 3 persone permette di risparmiare dai 20 ai 40 litri al giorno. Oppure preferire la doccia all’uso della vasca e applicare dei riduttori di flusso ai rubinetti comporta un notevole risparmio in bolletta.