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mercoledì, 4 Dicembre 2024

Pecoraro Scanio promuove “la pizza napoletana” come bene dell’Unesco. Maroni primo firmatario

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Paolo Bogliano
Alfonso Pecoraro Scanio ha raccolto finora oltre 20mila firme per candidare “L’arte della pizza napoletana”’ come bene immateriale dell’umanità nella lista Unesco. Lo ha reso noto lo stesso ex ministro delle Politiche Agricole, oggi presidente della fondazione Univerde, in occasione della presentazione ai Musei Capitolini di Roma della storica guida di Slow Food “Osterie d’Italia”, guida per il mangiar bene del marchi piemontese.
L’idea è stata presentata all’ultimo Napoli Pizza Village, e sarà il rilanciata il 29 settembre nei locali di Zi’ Teresa, insegna della tradizione gastronomica partenopea, e vede tra i primi firmatari il governatore della Lombardia Roberto Maroni, Slow Food nazionale, il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, Coldiretti, Federculture, lo chef Alfonso Iaccarino, l’associazione nazionale Pizzaioli e l’attore Claudio Bisio.

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