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sabato, 27 Luglio 2024

Bilancio, nel primo assestamento più soldi per famiglie e imprese in difficoltà

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Approvata la delibera di giunta per il primo assestamento del bilancio previsionale 2020-2022, operazione da considerare propedeutica alla verifica della salvaguardia degli equilibri, che il decreto legge 34/2020 (decreto Rilancio) ha posticipato al 30 settembre.

In particolare secondo il primo assestamento sono state iscritte a bilancio minori entrate per 130 milioni e 73mila euro, con conseguente diminuzione del fondo crediti di dubbia esigibilità pari 23 milioni e 800mila euro.

Un segno negativo a cui si spera di porre rimedio con nuovi aiuti da Roma. Come ha ricordato l’assessore al Bilancio Sergio Rolando: “Nell’ambito dei tavoli nazionali con il Ministero delle Finanze, la Ragioneria generale dello Stato e l’ANCI, è stato ribadito che i fondi fino ad ora stanziati per far fronte alle minori entrate previste nell’esercizio in corso potrebbero, con ogni probabilità, risultare insufficienti”. In particolare Rolando ha precisato come “Si rimane in attesa di ulteriori provvedimenti normativi, sia di tipo generale, sia su materie specifiche come l’imposta di soggiorno, in corso di preparazione e da adottare progressivamente in relazione all’evolversi della situazione generale”.

Dal punti di vista delle uscite, grazie ai 12 milioni di risparmi legati alla chiusura delle scuole, sono state incrementati i fondi, in totale quasi 20 milioni, per aiutare famiglie e attività commerciali a far fronte alle difficoltà economiche del momento. 5 milioni e 700 mila euro per le agevolazioni sulla tassa rifiuti concesse famiglie sulla base delle dichiarazioni Isee e, per artigiani e commercianti, un primo stanziamento di 8 milioni di euro a copertura delle riduzioni sulla Tari. L’aliquota IMU sui canoni di locazione a regime concordato è stata diminuita di un punto percentuale (operazione finanziata con un milione e mezzo di euro) ed è stato istituito un fondo di 300mila euro per incentivare il mercato delle locazioni a canone concordato.

Aumentano anche gli stanziamenti per il funzionamento della “macchina comunale”, con 2 milioni e 906mila euro per i comparti socio-assistenziale e istruzione e 600mila euro da destinare ai sistemi informativi.

Inoltre, allo scopo di poter procedere al pagamento di debiti ancora giacenti alla data del 31 dicembre 2020 (pari a 66 milioni e 393mila euro) e al rimborso dell’anticipo di liquidità già attivata nel mese di marzo 2020 e con scadenza entro la chiusura dell’esercizio 2020 (per 128 milioni e 198mila euro), la Città di Torino ha usufruito della possibilità concessa dal Decreto rilancio (articoli 115 e 116) per sostenere i comuni sotto il profilo della cassa e dei pagamenti ai fornitori, di effettuare rimborsi sulle anticipazioni di liquidità fino a 30 anni, con ammortamento a partire dal 2022.

La delibera approvata oggi dalla Giunta passerà nelle prossime settimane al vaglio del Consiglio comunale per il sì definitivo.

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