Il “Bike Pride” giunge alla sua quinta edizione, ma dopo quattro anni di promesse da parte dell’amministrazione comunale, l’omonima associazione lancia un sondaggio su Facebook per rilanciare l’argomento della mobilità alternativa a impatto zero.
Il 26 maggio dell’anno scorso, i ciclisti torinesi e piemontesi parteciparono a migliaia all’evento e pedalando per le vie di Torino, chiesero simbolicamente un cambiamento e una svolta da parte dell’amministrazione comunale per chi, come loro, vorrebbe una viabilità più ecosostenibile.
L’uso della bicicletta infatti, come alternativa all’automobile continua a crescere di anno in anno, ma il livello di sicurezza delle strade purtroppo, continua ad essere basso.
«Zone 30, piste ciclabili, pedonalizzazioni e controlli realmente efficaci sulle strade sono rimasti suggestioni timide o proclami importanti ma fermi sulla carta, come il “Bici Plan”», si legge nel testo del sondaggio online. Ma soprattutto tanti, ancora troppi i morti e i feriti negli incidenti stradali nel 2013.
In merito alle polemiche relative al Bikepride 2014 nate sul social, Oliviero Alotto e Beppe Gamba, portavoce nazionale e coordinatore del Piemonte di Green Italia, affermano che non si può rinunciare ad un appuntamento così importante per i cittadini e continuano: «Certo, il cammino intrapreso dall’attuale Amministrazione comunale è ancora lungo, gli obbiettivi da raggiungere sono molti, e proprio per questo che non bisogna “scendere dalla sella”, ma al contrario dobbiamo continuare a pedalare nella giusta direzione. Pedalare in città è un diritto che le amministrazioni in tutta Italia devono salvaguardare, adoperandosi per garantire sicurezza e funzionalità». La risposta del sondaggio non arriverà prima della prossima settimana ma per il momento, anche dai commenti di Facebook si prevedono ciclisti arrabbiati.
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