di Bernardo Basilici Menini
Beppe Grillo racconta la sua esperienza torinese e l’incontro con la politica pentestellata locale sul suo blog: «Oggi sono stato a Torino dalla nostra Chiara Appendino. Ho incontrato lei, i nostri consiglieri comunali, gli assessori della giunta e i consiglieri regionali del Piemonte. Ragazzi formidabili che mi hanno raccontato come stanno agendo per cambiare la città. Hanno iniziato a sviluppare il piano per le periferie e dato il via al progetto per la mobilità sostenibile», ha scritto Grillo, che nel suo post ha dato spazio alla questione del Salone del Libro: «Ci siamo anche organizzati per dare una mano a Torino per mantenere il salone del libro qui in città e portare la prossima edizione, la trentesima, al successo come mai prima».
Quindi il tema del reddito di cittadinanza: «Abbiamo parlato anche della povertà, la prima emergenza a Torino e in tutta Italia. La soluzione è il reddito di cittadinanza a livello nazionale. La nostra proposta di legge è depositata in parlamento ma i partiti non vogliono neppure dibatterla. Pensano solo agli interessi loro e delle banche: mentre i poveri sono sempre di più e gli occupati sempre meno gli stipendi dei manager delle banche fallite che hanno distrutto il risparmio di migliaia di persone continuano a crescere. Il nostro primo compito è eliminare queste disuguaglianze».
Le motivazioni che stanno dietro all’incontro sono molto semplici a parere di Grillo: «Ho salutato Appendino perché non lo avevo ancora fatto a differenza di Virginia», con la quale «abbiamo avuto un incontro bellissimo».
Per chiudere Grillo ironizza sulla famosa profezia si Fassino: «A Torino sono passato nell’aula del Consiglio comunale e mi sono seduto dove Fassino fece la sua seconda profezia e ho fatto la mia sul referendum costituzionale, ma non posso rivelarla prima che venga fissata la data».