di Giulia Zanotti
Strada in salita per il Comune di Torino nella battaglia per il Salone del Libro. Infatti, è di questa mattina un nuovo “gran rifiuto” da parte dell’Aie, l’Associazione italiana editori, che nei mesi scorsi avevano preparato la fuga segreta verso Milano. Ora proprio loro, gli editori, dicono no a una kermesse unitaria tra le due città, una sorta di “Mito” del libro, preferendo solo il capoluogo meneghino.
Lo dicono chiaro in un documento, firmato dal presidente dell’Aie Federico Motta, depositato al tavolo tecnico a cui partecipavano Massimo Bray per la Fondazione del Libro e Renata Gorgani per la Fabbrica del Libro.
Salta così anche l’incontro previsto domani a Roma tra le due città e il ministro della Cultura Dario Franceschini, mentre dagli stessi rappresentati governativi arriva la condanna all’azione dell’Aie che a questo punto risulta spaccata anche al suo interno visto che il suo vicepresidente, Carlo Gallucci, è invece tra i firmatari dell’Associazione Amici del Salone del Libro di Torino.