di Mara Martellotta
La Banca Bene, nata a Bene Vagienna nel lontano 1897 e radicata nelle province del Cuneese e del Torinese, ha insita, nella sua natura di banca di credito cooperativo, la vocazione ad essere al servizio del territorio in cui opera. Dotata di un nuovo cda dalla primavera del 2014, presieduto dal dott. Pier Vittorio Vietti, commercialista, che sta guidando la banca dopo il periodo di amministrazione straordinaria iniziato nell’aprile 2013, Banca Bene sta affrontando in modo dinamico e con nuove proposte la sfida rappresentata dal cambiamento economico e sociale in corso in Italia, oltre che dalla crisi che sta attraversando il nostro Paese. Oggi vanta venti agenzie sul territorio piemontese, di cui sedici in provincia di Cuneo e quattro in quella di Torino.
«Banca Bene – spiega il suo Presidente Pier Vittorio Vietti – è da sempre presente sul territorio a favore delle iniziative meritevoli e ha a cuore i valori del localismo, della promozione territoriale e della mutualità. In particolare la Banca si è orientata verso le giovani coppie fino a 35 anni, composte anche da lavoratori atipici, ovviando alle loro crescenti difficoltà nella possibilità di acquisto di un immobile, a causa della riduzione di occupazione. Ha quindi creato dei mutui con una durata massima di 35 anni, con tassi d’interesse molto interessanti votati alla flessibilità. La rata può anche essere sospesa per sei mesi, per ben due volte, e i beneficiari del mutuo si possono tutelare anche da un eventuale rialzo dei tassi con i piani di accumulo collegati».
«La nostra attenzione – prosegue il dottor Vietti – è rivolta anche molto al territorio. Per questo motivo Banca Bene è da sempre attenta alla realtà delle pmi e dell’artigianato in questa difficile fase economica e, per dare una risposta concreta al disagio di molte aziende, ha siglato un accordo con Confartigianato Fidi Cuneo, che prevede, in esclusiva per i soci, lo stanziamento di un plafond di 20 milioni di euro per l’anno 2014/2015, per l’acquisto di scorte, assunzione del personale, finanziamento, trattamento di fine rapporto e immobilizzazioni materiali e immateriali». In questo modo gli artigiani del Cuneese, provincia che è stata, tuttavia, meno colpita dalla crisi del Torinese, anche per la sua forte vocazione turistica e enogastronomica, potranno a loro volta investire e credere nel territorio.
«Ma Bene Banca si è rivolta nei suoi nuovi progetti – afferma Pier Vittorio Vietti – anche ai privati, con la creazione di nuovi finanziamenti che danno la possibilità ai soci di ottenere fino a 25 mila euro, con uno spread a partire dal 2,7%. Ciò dimostra la prosecuzione della sua vocazione di banca nata come cassa rurale e artigiana, che ebbe come padri fondatori agricoltori e artigiani. Per i soci sono stati creati prodotti che prevedono un lungo periodo di pre ammortamento, in cui si pagano solo gli interessi. Così gli agricoltori, avendo ritorni economici dagli investimenti solo a medio-lungo periodo, potranno beneficiare di un periodo di pre ammortamento fino a 4 anni».
«Infine – conclude Pier Vittorio Vietti – Bene Banca ha volto anche distinguersi nella formazione e, per questo motivo, ha intrapreso un progetto a favore dei giovani più meritevoli negli studi, bandendo cinquanta borse di studio riservate ai soci o ai figli dei soci che si siano distinti in campo scolastico».