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giovedì, 12 Dicembre 2024

Bardonecchia, cimiteri di rabbia

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

“Non vive ei forse anche sottoterra…Celeste è questa/ corrispondenza d’amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per le si vive con l’amico estinto…”  (Foscolo, Dei Sepolcri, vv. 26-32 )
Ecco ai bardonecchiesi questo diritto è negato!
Accedere al cimitero a Bardonecchia è un’ impresa da task force per chiunque, immaginiamo per le persone anziane, e questo non da qualche giorno ma fin dal 21 settembre quando sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’area cimiteriale con il culmine nei giorni dei Santi dove il cimitero si presentava in modo indecoroso.
Il Consigliere Borgis a latere di un consiglio comunale interrogava verbalmente l’assessore Gho su una simile situazione e questi rispondeva tirando in ballo la ditta esecutrice dei lavori, lungaggini inaspettate etc … ma tant’è !
Ora la domanda in qualche modo emerge da sola: “ma è possibile che con un  cronoprogramma che prevedeva il fine lavori il 9 di Novembre e un inverno, purtroppo senza neve e con temperature primaverili, nessuno si sia preoccupato di rendere il cimitero più facilmente agibile e meno indecoroso, almeno in forma provvisoria in attesa dell’auspicato termine dei lavori?”.
Nulla! Non uomo, non lavoro e l’idea di trovarsi in cantiere a cielo aperto, lì proprio in quel luogo che anche solo passandoci frettolosamente davanti ci induce al segno della croce, al rispetto dell’atmosfera sacrale, dove si cercano i propri cari o l’amico estinto.
Il gruppo di minoranza “Bardonecchia insieme” presenterà formale interrogazione “ma questa volta al di là della politica e degli schieramenti, credo che un cimitero adeguato, anche in fase di ristrutturazione, sia sempre un segno di civiltà e di rispetto o perlomeno dia l’idea che il senso del sacro abbia per noi ancora un valore”.
Citando Stalin: “So che dopo la mia morte sarà depositata sulla mia tomba molta immondizia…ma il vento della Storia la disperderà”.

C’è da sperare che per avere a Bardonecchia un cimitero decente non occorra aspettare il vento della Storia.

Scritto da C.Paisio R.Borgis

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