“Non vive ei forse anche sottoterra…Celeste è questa/ corrispondenza d’amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per le si vive con l’amico estinto…” (Foscolo, Dei Sepolcri, vv. 26-32 )
Ecco ai bardonecchiesi questo diritto è negato!
Accedere al cimitero a Bardonecchia è un’ impresa da task force per chiunque, immaginiamo per le persone anziane, e questo non da qualche giorno ma fin dal 21 settembre quando sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’area cimiteriale con il culmine nei giorni dei Santi dove il cimitero si presentava in modo indecoroso.
Il Consigliere Borgis a latere di un consiglio comunale interrogava verbalmente l’assessore Gho su una simile situazione e questi rispondeva tirando in ballo la ditta esecutrice dei lavori, lungaggini inaspettate etc … ma tant’è !
Ora la domanda in qualche modo emerge da sola: “ma è possibile che con un cronoprogramma che prevedeva il fine lavori il 9 di Novembre e un inverno, purtroppo senza neve e con temperature primaverili, nessuno si sia preoccupato di rendere il cimitero più facilmente agibile e meno indecoroso, almeno in forma provvisoria in attesa dell’auspicato termine dei lavori?”.
Nulla! Non uomo, non lavoro e l’idea di trovarsi in cantiere a cielo aperto, lì proprio in quel luogo che anche solo passandoci frettolosamente davanti ci induce al segno della croce, al rispetto dell’atmosfera sacrale, dove si cercano i propri cari o l’amico estinto.
Il gruppo di minoranza “Bardonecchia insieme” presenterà formale interrogazione “ma questa volta al di là della politica e degli schieramenti, credo che un cimitero adeguato, anche in fase di ristrutturazione, sia sempre un segno di civiltà e di rispetto o perlomeno dia l’idea che il senso del sacro abbia per noi ancora un valore”.
Citando Stalin: “So che dopo la mia morte sarà depositata sulla mia tomba molta immondizia…ma il vento della Storia la disperderà”.
C’è da sperare che per avere a Bardonecchia un cimitero decente non occorra aspettare il vento della Storia.
Scritto da C.Paisio R.Borgis