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domenica, 8 Settembre 2024

Arti marziali e sport da combattimento aprono a giugno. Rischio collasso

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Redazione
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Fra le categorie per nulla soddisfatte dal nuovo decreto inerente la fase 2 della battaglia contro il covid 19, in vigore per la parziale ripartenza dal 4 Maggio, c’è sicuramente il vasto mondo dello sport e più specificatamente il mondo delle arti marziali, della pesistica, del Functional training e dello sport da combattimento.

Secondo il comitato scientifico che ha lavorato con il governo alla stesura dei provvedimenti della seconda fase, tali sport rappresentano un pericolo per l’infezione da Coronavirus dato il contatto fisico esistente e dell’affollamento nelle aree utilizzate per praticare le attività.

Tuttavia il governo ha previsto la possibilità di praticare tali discipline all’aperto già dal 4 Maggio, per poi riaprire le palestre nella modalità convenzionale a partire da Giugno senza però una data precisa.

Un tempo troppo lungo per il maestro di Aikido Alessandro Ciamarone, della palestra Aikido Rivoli asd Solerosso di Rivoli, che in un lungo post su Facebook, si chiede perché non gli si dia la possibilità di riaprire nonostante la sua struttura disponga di grossi finestroni per arieggiare abbondantemente l’ambiente della sua accademia, con la possibilità di creare classi più piccole, quindi con assembramento minimo di atleti.

In più la struttura ha la possibilità concreta e reale di igienizzazione del tatami e di controllare costantemente la temperatura dei suoi allievi, far rispettare le distanze e possibilità di uscire all’aperto per gli allenamenti più intensi.

Discorso simile per la Crossfit Mirafiori, realtà importante per il quartiere popolare di Mirafiori Sud, che unisce il Crossfit e gli sport da combattimento; abbiamo raccolto lo sfogo di Renato Morelli manager coach per la sezione crossfit e Fabio Giannelli Direttore tecnico e coach di boxe, thai boxe e K1 della stessa struttura di via Barbera 41b.

I due professionisti allenano 200 persone, fra cui 50 competitor agonisti, con attenzione al settore giovanile dello sport da combattimento: “La bozza del governo indica la ripresa del lavoro nelle palestre a partire dal mese di Giugno, con restrizioni, quindi con un numero limitato di persone per lezione ; immaginate che abbiamo di solito una media di 25 persone a lezione, sarà già complicato riuscire a farne entrare 3-4 per volta”. E ancora i due coach: “Chiediamo di poter aprire come le altre attività già in data 4 maggio, e di far iniziare almeno le lezioni private, siamo preparati e attenti all’igienizzazione e alla sanificazione degli ambienti e delle attrezzature”.

Questo il grido di allarme del mondo delle arti marziali e degli sport da combattimento. Un mondo che si rivela maggiormente penalizzato anche rispetto al più popolare calcio che prevede comunque un contatto fisico importante. Gli sport cosiddetti di secondo piano non, vedono ancora la luce in fondo al tunnel, con tutte le conseguenze economiche e sociali delle quali dovrà tener conto, in tempi rapidissimi, l’attuale governo.

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