Chiariamo subito, giusto perchè in questo periodo basta un colpo di tosse per essere aggrediti e messi alla gogna: Appendino non ha vinto l’Ambrogino d’oro. Si tratta di una bufala. O meglio di un fotomontaggio che ironicamente cavalca le onde dei social in queste ore. Inevitabile, dopo che parte del Salone del Libro è finito a Milano insieme alla mostra di Manet, che si tirasse in ballo il premio dedicato a Sant Ambroeus patrono del capoluogo lombardo.
Qualcuno probabilmente ci è cascato, ma ormai le bufale e la realtà sono divise, almeno per quanto riguarda i social network, da un filo sottilissimo. Basti pensare a quanti a Roma per via di una foto postata su profili che cavalcano e strumentalizzano i mal di pancia delle persone abbiano realmente creduto che il candidato Pd Giachetti, in corsa contro la cinquestelle Virginia Raggi, vivesse in una casa popolare con tanto di piscina per una manciata di euro al mese. Pochi hanno rivelato che quello scatto riguardava un resort in Sardegna.
Come dicevamo stavolta è “dannata satira”. Può piacere come può non piacere.
E in un mondo dove l’Appendino vince l’ambrogino d’oro, a Capodanno Torino festeggerà con i bonghetti e sempre sotto la Mole i vari eventi culturali persi verrano sostituiti dalla prima edizione del Festival della fuffa. Va detto che a differenza di bufale e di foto che diventano catene di Sant’Antonio del falso stavolta il colpevole ha un nome e un cognome. L’autore delle tre immagini che ironizzano sulle pecche della nuova amministrazione sono figlie del pubblicitario Marco D’Angeli.
«Vista le polemica degli ultimi giorni sulle cose che vengono dismesse a Torino e sul fatto che l’amministrazione favorisce Milano, perché non assegnare l’ambrogino d’oro ad Appendino? – spiega D’Angeli – E’ semplicemente una lettura in chiave ironica degli argomenti di dibattito. Da qualche militante del Movimento 5 Stelle è stata presa malissimo, ma d’altronde ormai la politica è diventata una questione di tifo. Altri hanno invece capito lo scherzo e ci hanno riso su».