Il Comune di Torino chiede aiuto al Governo per il bilancio. L’emergenza Coronavirus ha infatti comportato meno entrate e maggiori spese. La Giunta ha rivisto le carte e secondo le stime del settore Risorse finanziare sono emerse per il 2020 minori entrate per circa 250 milioni di euro, dovute per lo più alla sospensione di Imu, Irpef, imposta di soggiorno, Cosap, rette dei servizi educativi, multe e sospensione della Ztl.
Minori entrati che rischiano di avere ripercussioni negativi sulla cassa e sulla liquidità e di conseguenza provocare ritardi nei pagamenti dei fornitori, nell’erogazione dei sussidi assistenziali e nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti.
Per questo la Città di Torino insieme all’Anci sta trattando con il Governo affinché vengano assicurati, entro la fine del mese di aprile attraverso il varo di un apposito decreto, gli aiuti e le risorse necessarie per far fronte ai problemi conseguenti al minore gettito e alla necessità di rispondere alle maggiori richieste di servizi e di sostegno avanzate da cittadini e attività produttive. Tra le misure attualmente oggetto di studio, adottabili attraverso i provvedimenti governativi, vi è la sospensione dei pagamenti delle quote capitale per i mutui accesi con Cassa Depositi e Prestiti e con istituti bancari privati.
In questo contesto, il Piano di interventi per il rientro del debito concordato con la Corte dei Conti dovrà necessariamente essere rivisto alla luce delle nuove priorità da seguire per affrontare l’emergenza Covid-19 e del ruolo forte attribuito ai Comuni italiani come volano della ripresa nelle fase di uscita dal contesto emergenziale.