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martedì, 22 Ottobre 2024

Angelo Catanzaro sul caso Tundo: “Abbiamo pronta una soluzione per l’Appendino”

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Scritto da Gabriele Druetta

A pochi giorni dalla fine dell’anno arriva una proposta rivolta all’amministrazione comunale riguardo la questione del trasporto disabili gestita dalla Tundo. A farsi da portavoce è Angelo Catanzaro, Responsabile Regionale dell’Ufficio H di UIL Pensionati Piemonte.
Cosa proporrete alla sindaca alla riapertura degli uffici?
La nostra proposta è estremamente semplice ed è la seguente: estendere agli studenti con disabilità motoria, sensoriale ed intellettiva la delibera approvata  dalla Giunta torinese il 30 novembre scorso che prevede una convenzione con il servizio taxi per il trasporto sanitario delle persone con disabilità che hanno vissuto disservizi con Tundo – senza andare ad intaccare i buoni taxi classici – creando anche delle vetture collettive, cercando però di garantire sempre la presenza di un assistente o la collaborazione di un genitore che assista gli studenti durante il tragitto.  A questi taxi si andrebbero ad affiancare i classici pullmini adibiti ai trasporti attrezzati. All’apertura degli uffici perciò prenderemo contatti con la sindaca – che non ci hai mai concesso un incontro e che non si è mai espressa a riguardo del caso Tundo – per portarle alcune proposte, tra cui questa. Se invece hanno già pronto un “piano b”, perché non lo mettono in atto da subito? Infine proponiamo alla Sindaca di sentire la sua collega romana Raggi, in quanto la Città di Roma ha appena firmato un accordo per il trasporto disabili, grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio H della UIL Pensionati del Lazio. 
Cosa succederà al rientro degli studenti?
Il 21 dicembre, a pochi giorni dalla scadenza del contratto con Tundo, è stato pubblicato il nuovo bando di gara, che scadrà il prossimo 29 gennaio. Ma da Gennaio in poi il servizio avrà quasi sicuramente ancora più difficoltà; il Comune ha chiesto a Tundo di garantire comunque i trasporti fino al 31 gennaio, ma questa soluzione ovviamente ci preoccupa, in quanto l’azienda non lo ha garantito quando era obbligata a farlo per contratto, quindi figuriamoci se lo farà adesso. Cresce sempre di più nelle famiglie la paura e l’insicurezza, ma i dipendenti saranno coloro che pagheranno di più questa cosa. Il Comune ha iniziato a saldare le mensilità arretrate – applicando l’art. 30 del Codice degli Appalti – ma alcune buste paghe sono irrisorie (50-80 euro su 800, ad esempio). Sono solo gli anticipi dei pagamenti. La soluzione poteva essere quella di presentare il bando molto prima della scadenza del contratto. Ora la gara scadrà il 29 Gennaio. Ma se non si presenterà nessuna azienda? Se si ripresentasse la Tundo? E i vecchi lavoratori? In ogni caso il servizio non riprenderà prima di fine Febbraio – inizio Marzo e ci si augura che le scuole tengano conto di queste difficoltà.
E l’assessora all’Istruzione Federica Patti?
La sindaca deve ritirare la delega all’Assessora Patti. Nonostante abbia avuto sia il tempo sia la volontà di trovare una soluzione da parte di tutti – opposizioni, associazioni e Ufficio H della UIL Pensionati Piemonte – in questi mesi non è riuscita a risolvere il problema Tundo.  Questa è la prova che non ha le competenze per mantenere il servizio.
Come Ufficio H della UIL Pensionati Piemonte cosa state facendo?
Come Ufficio H ci stiamo mobilitando coordinandoci con diverse associazioni tra cui con il Comitato per la Garanzia del Trasporto Scolastico Disabili per valutare l’eventualità di presentare in procura un esposto per interruzione di pubblico servizio. Con l’aiuto del nostro avvocato Alessandro Cestari, dal 2 gennaio inizieremo ad incontrare le famiglie e verificheremo se ci siano o meno i presupposti per presentare questo esposto. Se ci fossero delle famiglie interessate a prendere contatto con noi, devono mandare una mail a ufficioh@uil-pensionati.it.
Quello che sta accadendo a Torino è simbolo di mancanza di democrazia?
No, non credo sia mancanza di democrazia. Penso piuttosto che sia una mancanza etica nei confronti delle categorie più fragili della società. Come affermato all’interno della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dal nostro Parlamento con la legge numero 18 del 31 Marzo 2009. Il diritto allo studio è un diritto sancito nella nostra Costituzione quindi obbligatorio, come è obbligatorio il trasporto scolastico per gli studenti con disabilità come sancito nel decreto-legge del 30 gennaio 1971 n. 118, che all’articolo 28 afferma l’importanza di garantire a tutte le persone con disabilità queste tipologie di servizi. Tutte significa nessuno escluso. Fino all’ultimo.

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