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martedì, 22 Ottobre 2024

Anagrafe Torino, dalla notte in coda per un documento. Ricca (Lega): “Appendino chieda scusa e intervenga”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

A Torino le code all’anagrafe incominciano a notte fonda. Già, chi ha bisogno di documenti, certificati dagli sportelli di via della Consolata, sede centrale, è costretto ad armarsi di pazienza e presentarsi fuori dal cancello alle 4 del mattino. Alcuni anche prima.

Eccolo il caos anagrafe di cui tutti parlano, testimoniato dalle foto pubblicate sui quotidiani. Altro che fiore all’occhiello dell’amministrazione Appendino.

Fabrizio Ricca, assessore regionale, non dimentica il suo ruolo da capogruppo della Lega in Sala Rossa: «La situazione che tutti i giorni si presenta all’anagrafe centrale di Torino è indecorosa e fuori controllo. Non è accettabile che i cittadini siano sottoposti a disservizi simili. Il sindaco Appendino e il neo-ministro Pisano hanno fantasticato per anni di innovazione tecnologica applicata ai servizi anagrafici ma la sola cosa che ci hanno lasciato è una situazione da età della pietra», spiega Fabrizio Ricca.

«Il Comune ha il dovere di intervenire subito per fare in modo che i cittadini possano accedere a quello che è un servizio fondamentale e basilare. Non si aspettino tensioni per prendere provvedimenti e, per una volta, si chieda scusa ammettendo i propri errori. Se non sono capaci di risolvere il problema possono cambiare mestiere», conclude il capogruppo leghista.

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