Prometteva grossi guadagni fingendosi un’intermediaria in affari immobiliari, poi fuggiva via con il malloppo. Per questo era stata soprannominata “Regina delle truffe”. I carabinieri di Rivoli, nel torinese, hanno notificato un sequestro anticipato di tutti i suoi beni, nei confronti di J.M., 40enne di origini rom, fittiziamente residente a Bruino, nella prima cintura di Torino, e accusata in Germania di «plurime truffe immobiliari».
Il metodo della donna era il cosiddetto “rip deal”, semplice ma efficace. Lei, spacciandosi per un’agente immobiliare, contattava le sue vittime e si proponeva come mediatrice nella vendita di una casa, con la promessa di guadagni vertiginosi. L’affare, raccontava, avrebbe dovuto concludersi in Italia. Poi, una volta intascata la provvigione, scappava rendendosi irreperibile. Un modus operandi che, secondo i militari, si sarebbe ripetuto, tra il 2012 e il 2013 e con l’aiuto di complici, ai danni di decine di cittadini tedeschi. La truffatrice internazionale figurava come titolare di una ditta ad Alpignano, in realtà inesistente, ed era, come detto, domiciliata a Bruino, nell’abitazione di una famiglia ignara.
I carabinieri hanno sequestrato tutti i suoi beni: una villa a Bruino, una Mercedes classe B, tre conti correnti, una cassetta di sicurezza, una pistola elettrica Taser, cinque scatole piene di banconote da 100, 200 e 500 euro false, con relative fascette presumibilmente originali di una banca per ingannare le vittime, e svariati abiti e cappelli eleganti utilizzati per le “metamorfosi” durante le truffe.
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