Venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, si svolgerà a Torino, in via Garibaldi 13, alla sala Poli, il convegno annuale del Centro Studi Sereno Regis
Venerdì alle 18 verrà illustrata un’esperienza di accoglienza di una famiglia di profughi siriani richiedenti asilo, cercando di capire come la società civile può agire attivamente a favore delle vittime della guerra, mentre sabato si aprirà il convegno presentando una sintesi del lavoro che Nanni Salio, presidente e animatore del Centro Sereno Regis, recentemente scomparso, ha svolto sull’argomento.
Sarà una relazione a più voci svolta da alcuni dei soci del Centro; seguirà una tavola rotonda in cui si metteranno a confronto esperienze di interventi civili di pace, fini e obiettivi della campagna “un’altra difesa è possibile”, esperienze di movimenti nonviolenti operanti in una delle zone di guerra più calde, il Medio Oriente. Il tema del pomeriggio sarà “che fare?”: i partecipanti al convegno si divideranno in gruppi di lavoro dedicati ai temi della tavola rotonda in cui elaborare alcune proposte concrete su come noi possiamo sostenere queste iniziative nonviolente; Si concluderà con un momento di confronto sui lavori di gruppo.
«Proporre oggi la nonviolenza può sembrare una provocazione, al più una ingenua intenzione di “anime belle” completamente distaccate dalla realtà; una realtà che invece ci ripropone un crescendo di fatti di sangue, atti di aggressione armata, risposte a queste con altrettanta e maggiore violenza” – spiega Angela Dogliotti, presidente del Centro Studi che continua – A fronte di queste l’opinione pubblica si trova sospinta a risposte di difesa violenta; non è raro il caso in cui la domanda che abbiamo messo nel titolo del convegno ci viene rivolta, in modo spesso retorico, come a dire, voi con la vostra nonviolenza ci esponete agli attacchi dei violenti».
«Gli scorsi anni abbiamo svolto due convegni tendenti a cercare forme di opposizione e alternativa alla guerra nella storia degli ultimi 100 anni; a partire da quella prima guerra mondiale che è stata un punto di svolta, negativo, della storia, le cui ripercussioni si fanno sentire anche ai nostri giorni – dice Paolo Candelari, referente del gruppo di organizzazione del convegno – Quest’anno vorremmo rimanere nel filone sempre delle alternative alla guerra, ma puntando gli occhi sull’età a noi contemporanea, a quella “terza guerra mondiale” che si sta combattendo a pezzi ma che sta mietendo un numero sempre maggiore di vittime».
Ecco il programma completo
Venerdì 30 settembre
ore 18.00: L’esperienza dei Corridoi umanitari”, può la società civile agire attivamente a favore delle vittime della guerra? (testimonianze di protagonisti)
Sabato 1 ottobre
9,30 Saluti e presentazione del convegno (Angela Dogliotti Marasso)
9,45 l’eredità di Nanni, le sue ricerche di alternative alla guerra:
Angela Dogliotti Marasso su giornalismo di pace,
Gianni D’Elia su corpi civili di pace,
Elena Camino su guerra modelli di difesa modelli di sviluppo
10.30 Tavola rotonda su “invece degli interventi armati, gli interventi civili di pace”: partecipano Pasquale Pugliese del Movimento nonviolento, sulla campagna “per un’altra difesa”, un operatore di operazione Colomba per uno sguardo sull’azione dell’associazione in questi anni sul “campo”, Carla Biavati (da confermare), di IPRI reteccp, in qualità di studiosa e partecipante attiva a diverse esperienze dalla Palestina ai Balcani, Mohamed Ambrosini di “Un ponte per..” su i movimenti nonviolenti nel medio oriente. Modera Paolo Candelari del Centro Sereno Regis
12.45 – 14.45 pausa pranzo
14.45: “Che fare?” Lavori di gruppo sulle 4 tematiche della tavola rotonda guidate dai relatori della tavola rotonda
16.00: riunione plenarie sulle relazioni dei 4 gruppi di lavoro e dibattito
Chiusura ore 17
Il convegno ha ottenuto il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte
Per maggiori informazioni e approfondimenti si prega di contattare
Paolo Candelari
338 5920901
paolocand@gmail.com