di Giulia Zanotti
Sarà dedicata alla memoria di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto, la storica sala di Deir El Medina del Museo Egizio di Torino.
Ad annunciarlo in una nota è lo stesso Ente che esprime anche le sue condoglianze alla famiglia di Regeni « barbaramente ucciso per difendere i propri ideali e la sua coraggiosa attività̀ di ricerca nel campo del lavoro e delle relazioni sociali».
La sala con i suoi 245 reperti racconto l’evoluzione delle professioni artigianali e operaie nell’antico Egitto e conserva i documenti che riguardano le prime attività professionali e proto sindacali dell’antico Egitto. Tra queste anche il papiro relativo al primo sciopero avvenuto nel 29esimo anno di regno di Ramesse III da parte di maestranze non pagate.
«La memoria di Giulio dovrà̀ essere mantenuta viva attraverso lo studio, la tolleranza, e la convinzione che solo attraverso la reciproca comprensione tra fedi, culture e ideali diversi si possa produrre un mondo migliore» conclude il Museo nella nota.
«Un omaggio giusto e doveroso che consentirà di ricordare ogni giorno ai visitatori del Museo Egizio un giovane ricercatore ucciso barbaramente da chi nega e soffoca ogni istanza di libertà», ha commentato il sindaco Piero Fassino.