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sabato, 27 Luglio 2024

Addio 100 anni di storia. Chiesa ortodossa diventa sushi bar

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Un altro pezzo di storia torinese destinato a sparire? Sembra assurdo, ma è proprio così. Davvero brutta la sorpresa pasquale per i parrocchiani della Chiesa Metropolita Ortodossa, che pare stia per diventare un sushi bar. L’edificio sacro che sorge in corso Inghilterra, costruito dalle suore della Consolata agli inizi del Novecento, dieci anni fa, venne acquistata da una società immobiliare. La comunità ortodossa, decise grazie ad un comodato d’uso di farne il suo punto di riferimento, trasformandola quindi in una Chiesa Ortodossa. Ma ad oggi, scaduto il contratto, la società immobiliare pare intenzionata a vendere l’edificio ad una nota catena di sushi bar.
Il rischio quindi, per chi non vuole che questo accada, è vedere comparire nel giro di qualche mese, dei rulli per sushi e sashimi nel luogo in cui fino a ieri venivano consegnate le ostie consacrate.
Padre Paolo Giordana, parroco dal 2010, si dice ovviamente preoccupato per il futuro della struttura e racconta: «L’edificio è stato venduto dai proprietari e ora c’è un hotel residence. Noi l’abbiamo ripulita a nostre spese e riconsacrata – prosegue – Ora, però, il contratto di comodato d’uso gratuito è scaduto e la proprietà sembra avere altre intenzioni per questo luogo di culto».
La speranza di padre Paolo è che le istituzioni intervengano per impedire che la chiesa venga trasformata in un ristorante, ma la Sovrintendenza, si troverà sicuramente a fronteggiare l’ostacolo dei cavilli burocratici.
Secondo la legge italiana infatti, le chiese consacrate non possono essere utilizzate per altri scopi non inerenti al culto, ma secondo l’articolo 831 del Codice Civile questo vale solo per le Chiesa cattolico-romana. Molto probabilmente, la città di Torino dovrà incassare un altro duro colpo, trovandosi con una pagina di storia in meno e con un ristorante in più. Poco importa infatti, se l’edificio storico, reduce e testimone di un passato che non tornerà mai sia destinato a mutare e sparire per sempre.
Tristi le parole di padre Paolo che il giorno di Pasqua ha celebrato quella che molto probabilmente sarà la sua ultima Messa in corso Inghilterra: «Consegnerò domani le chiavi ai proprietari, domenica prossima non so dove celebrerò la messa».

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