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sabato, 27 Luglio 2024

A Torino sequestrate armi da guerra e un missile a italiani che avevano combattuto in Ucraina

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Blitz della Digos di Torino contro un gruppo di italiani che aveva combattuto in Ucraina. Un’operazione congiunta coordinata dal Servizio Antiterrorismo dell’Ucigos che ha portato a perquisizioni e arresti in diverse città del nord Italia tra cui Milano, Varese, Pavia, Novara e Forlì.

In particolare le indagini parto dal fatto che alcuni dei soggetti delle misure cautelari sono noti per aver combattuto durante il conflitto armato nella regione ucraina del Donbass. E infatti nelle loro case è stato trovato un vero e proprio arsenale di armi da guerra con fucili d’assalto automatici di ultima generazione e anche un missile aria-aria utilizzato dalle forze armate del Qatar.

Tra le persone arrestate anche Fabio Del Bergiolo, ex militante di Forza Nuova di Gallarate che nel 2001 era stato anche candidato al Senato, mentre nel 2003 quando era ispettore delle dogane specializzato nell’antifrode era finito nei guai per una truffa messa in atto quando era in servizio a Malpensa.

A Forlì sono stati fermati, in un albergo vicino all’aeroporto, lo svizzero Alessandro Monti, 42 anni, e l’italiano Fabio Bernardi, 51 anni.

I due, secondo gli investigatori della Digos, sono coinvolti nel tentativo di mettere in commercio un missile aria-aria Matra. Il missile risulta di fabbricazione francese e assemblato nell’ottobre del 1980. Da un’intercettazione risulta che il terzo arrestato, Del Bergiolo, ne proponeva la vendita a 470mila euro e, tra i contatti che aveva preso, figurava anche il funzionario di uno stato estero.

«Durante le attività – spiega il dirigente della Digos di Torino, Carlo Ambrasono stati riscontrati contatti telefonici tra un miliziano e un esperto d’armi che proponeva l’acquisto di un missile. Le indagini hanno portato a scoprire un arsenale considerevole, con una capacità offensiva elevata. Ripercorreremo la filiera a ritroso, per capire dove ci porta».

Precisa Salvatore Ferrara, coordinatore regionale di Forza Nuova Lombardia: «E’ stata diffusa la falsa notizia di persone appartenenti a Forza Nuova coinvolte nelle perquisizioni in Lombardia e Piemonte, col conseguente sequestro di varie armi. Se uno degli arrestati è stato candidato nelle liste di Forza Nuova nel lontano 2001 (18 anni fa!), affermiamo che al contrario nessuna delle persone coinvolte è ormai da anni militante di Forza Nuova, che dunque non c’entra assolutamente nulla con le perquisizioni di questa mattina».

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