Laddove il ciclo dei rifiuti viene gestito rispettando la normativa in materia e secondo criteri di sostenibilità ambientale ed economia circolare, ciò che si ottiene, in termini di tutela delle risorse comuni è evidenti. I risultati dell’iniziativa Po d’Amre, incominciata nel settembre 2019 e terminata nel gennaio 2020, infatti, hanno evidenziato che il riciclo a Torino funziona. Nell’arco di 4 mesi, tramite l’intercettazione dei rifiuti nel Fiume Po, con barriere galleggianti, si sono raccolti solo 63 kg di plastica, i quali poi sono stati riciclati.
Il progetto ha visto intervenite diversi partner, Iren Ambiente e Amiat Gruppo Iren, la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Corepla, l’Autorita’ di Bacino Distrettuale del Fiume Po e Castalia Operations.
“Per una città che punta a diventare sempre piu’ green – ha commentato la Sindaca di Torino, Chiara Appendino – i risultati della sperimentazione di ‘Un Po d’Amare’ a Torino ci consegnano quella che è una buona notizia per l’ambiente, soprattutto alla luce del quotidiano allarme sulla presenza di rifiuti plastici nei mari, nei corsi d’acqua e nei laghi. “La quantità esigua di materiale rinvenuto – continua la sindaca – è il frutto dell’impegno di un sistema fatto di istituzioni, aziende e consorzi che consente di intercettare e riciclare i rifiuti prima che arrivino ai fiumi. Nonché di tutti i cittadini che, con il loro comportamento virtuoso, possono essere davvero protagonisti nella difesa del nostro ambiente. Cosa che è, e rimane, una priorità, per noi e per le prossime generazioni”.
“L’iniziativa Po d’Amare non si limita a denunciare una problematica ma costituisce una risposta concreta alle conseguenze ambientali causate dal marine litter” ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile “La sperimentazione ha avuto inoltre nella città di Torino sia un’importante funzione pratica, contribuendo a ridurre gli impatti ambientali causati dall’inquinamento da plastiche, sia una rilevante funzione educativa e di sensibilizzazione, rafforzata dal contesto urbano, per le autorità locali e per l’opinione pubblica che hanno potuto osservare da vicino come affrontare e risolvere i problemi ambientali.”
“Questo progetto si inserisce nel programma di attivita’ sperimentali e innovative che Corepla porta avanti per proteggere l’ambiente – ha dichiarato Antonello Ciotti, Presidente di Corepla – Siamo estremamente soddisfatti del risultato e di aver dato il nostro contributo per renderlo possibile, insieme a tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa”.
Christian Aimaro, Presidente di Iren Ambiente e Amiat Gruppo Iren: “Il Po d’Amare ha restituito risultati decisamente confortanti perche’ dimostra che laddove la gestione dei rifiuti e’ condotta secondo criteri rigorosi di sostenibilita’ ambientale tutto il sistema ne beneficia. Desidero inoltre evidenziare la valenza comunicativa di questa iniziativa che sensibilizza l’opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare l’ecosistema fiume a beneficio di tutti i territori che esso attraversa”.
Paolo Bogliano